Milano. Piccola ma importante rivoluzione in tv. Dallaltro ieri vengono rilevati i dati Auditel anche in differita, cioè di quei programmi che non vengono visti in diretta ma registrati e guardati nei minuti, ore o giorni successivi. Dati che, finora, non venivano calcolati e dunque falsavano la reale fruizione da parte degli spettatori. Ad avvantaggiarsi di questa nuova rilevazione sarà soprattutto Sky e in generale il satellite (ma anche Mediaset Premium), dato che molti dei suoi prodotti, soprattutto film e serie, si prestano a una visione successiva. Basta un piccolo esempio: quando ci mettiamo a guardare un film registrato, basta la semplice messa in pausa per qualche minuto (tempo di andare al bagno) per interrompere la trasmissione dei dati. Dora in avanti, invece, verrà registrata la visione e anche quella dei giorni successivi per una settimana.
Il risultato pratico - stando ai numeri indicativi diffusi ieri in workshop nella sede Sky di Milano - è rilevante: se si prendono in considerazione solo gli abbonati a MySky (un milione e mezzo di famiglie) si registra un aumento di ascolti che va dal 16 al 20 per cento. Se si considera il totale del satellite - sempre precisando che questi sono solo i primi test - si calcola che ci sarà un aumento del 3,5% medio. In particolare per i settori più sensibili, ci potrebbe essere un aumento del 5 per cento per Sky Cinema, dell8 per Sky Uno e del 4 per le reti Fox. Meno interessati saranno i canali sportivi perché i tifosi amano solitamente partecipare in diretta alle partite e le reti all news.
«I primi dati mostrano - hanno sottolineato i manager Sky Andrea Scrosati, vice presidente responsabile per cinema e intrattenimento e Andrea Mezzasalma, esperto di ascolti - che in alcuni casi il numero dei telespettatori in differita hanno raggiunto punte del 60% o addirittura del 100% in più (ad esempio per la serie di SkyUno Spartacus)». Insomma la sostanza è che lazienda di proprietà di Murdoch vuole dimostrare di avere ascolti e potenzialità superiori a quelle finora registrate dalla società Auditel: questo significa un riposizionamento nella fetta di mercato televisivo e anche in quello pubblicitario. Perché è stato dimostrato che lo spettatore anche nella visione in differita si sorbisce una parte degli spot. Sarà questo un punto di discussione difficile con le concessionarie di pubblicità perché ovviamente hanno un valore diverso spettatori che vedono i break su MySky (dove si può usare il «forward») e quelli che vedono «live» la pubblicità.
Comunque, ribadisce Andrea Scrosati, un passo avanti «nella rilevazione più accurata di dati molto importanti per la televisione». Anche se per esempio Auditel mantiene ancora alcune pecche, come lesclusione dalla registrazione delle preferenze di cinque milioni di straniere residenti in Italia, problema non ancora affrontato.
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