Slalom di Levi, vince papà Herbst Italia ko, babbo Rocca il migliore

Giorgio Rocca 8°, Patrick Thaler 21°, Moelgg e Razzoli fuori nella seconda manche, Deville, Innerhofer e Gross non qualificati. Il bilancio del primo slalom stagionale non è esaltante per la squadra italiana, ci si può consolare pensando che nella stessa gara, un anno fa, nessun azzurro finì in classifica.
Ha vinto Reinfried Herbst, austriaco padre di due figli, su Kostelic e Grange, che senza un errore nella seconda manche avrebbe sicuramente conservato il pettorale rosso di numero 1 della specialità, visto che come lui non scia nessuno. Non sbagliare sul muro della prova decisiva era però quasi impossibile, solo i primi due sono passati indenni nel tratto che ha tradito fra gli altri Giuliano Razzoli, il più atteso dei nostri, il più in forma anche, purtroppo un po' bloccato nella prima manche e poi, quando ha mollato i freni nella seconda (e stava andando veramente forte) messo ko da un arretramento. Peccato per lui, che ha in ogni caso confermato le sue grandi potenzialità, peccato per Manfred Moelgg, fuori nella seconda manche tentando di recuperare una prima piuttosto moscia, peccato anche per Giorgio Rocca, che ha sciato bene solo a sprazzi e stranamente meglio sul piano che sul ripido, lui che sui muri era un tempo il Maestro da imitare. Va detto che la pista di Levi è tutt’altro che selettiva, ieri a metà gara in due secondi si sono ritrovati in 30, quel che conta però è che Giorgio c’è, l’ottavo posto a poco più di un secondo da Herbst va accolto con serena fiducia nel futuro. Rocca ha due grandi obiettivi per quella che dovrebbe essere l'ultima stagione della sua carriera: oltre alla medaglia olimpica che ancora manca alla sua bacheca, punta a battere tutti almeno una volta, per diventare il più vecchio vincitore di uno slalom di coppa. Nello sci i record del mondo non esistono, le barriere da abbattere sono dunque quelle dell’età, a quanto pare sempre meno un handicap. Non per niente i primi due di ieri sono over trenta e Didier Cuche, dominatore del gigante di Soelden a fine ottobre, ha 35 anni.

Rocca ne ha uno in meno, a casa ha tre figli piccoli e una brava moglie, i suoi obiettivi sono ragionevoli, le piste più difficili che si troveranno più avanti, a gennaio soprattutto, potranno esaltare la sua esperienza e la sua saggezza tattica.

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