Slaven Bilic. La rinascita croata a tempo di heavy metal

Slaven Bilic. La rinascita croata  a tempo di heavy metal

Se Capello è diventato commissario tecnico, deve riconoscere un po’ di merito all’heavy metal: Slaven Bilic, il ct della Croazia che ha estromesso l’Inghilterra di McClaren dagli Europei, è infatti un appassionato del genere. Bilic, laureato in legge, si è seduto a soli 37 anni sulla panchina croata e ha portato ad alti livelli una nazionale che dopo i Mondiali 2002 sembrava aver dato il meglio. Personalità forte, indossa sempre l’orecchino e suona in un gruppo amatoriale chiamato Rawbau.

Con la giacca di pelle, gli occhiali da sole e la chitarra a tracolla, si è anche concesso il lusso di comporre col suo gruppo una canzone che è stata adottata dalla gran parte dei tifosi croati come inno ufficiale. «Pazzia Ardente», questo il titolo, è stata suonata nientedimeno che sul tetto di una abitazione nel centro di Spalato. Se in Austria e Svizzera andrà male, è pronta una nuova carriera.

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