La società è Anema Spa, i soci sono Co.Re (consorzio di Comuni del Nord-est con sede a Sesto San Giovanni) per il 51 per cento e per il 49 lAsam, cioè la Provincia di Milano. Il risultato, lavrete capito, è Anema e Co.re, forse lo sforzo più impegnativo (e sicuramente meglio riuscito) di chi ha messo in piedi lennesimo spreco di denaro pubblico targato centrosinistra. Ovvero una società il cui «Valore della produzione» è pari a 0 euro. Non un carrozzone (non ne hanno avuto il tempo), ma comunque un «carrozzino» dal ragguardevole capitale sociale di un milione di euro. La data della costituzione della società è il 21 maggio 2009, lera è quella del centrosinistra a Palazzo Isimbardi. Il regno (ormai agli sgoccioli, come succede spesso in questi casi) è quello di Filippo Penati, oggi consigliere principe del segretario del Pd Pierluigi Bersani ma partito da Sesto San Giovanni, lormai ex Stalingrado dItalia. E, infatti, il consorzio Co.Re. ha il suo cuore da quelle parti e il presidente dellAnema è Giordano Vimercati, suo capo di gabinetto ed eminenza grigia fin da quando Penati a Sesto era sindaco. Ma Giordano è anche fratello di Luigi, sottosegretario nel governo Prodi e oggi senatore in quota Pd. Oltre al presidente, ci sono anche due consiglieri. Fatta la società e sistemati gli uomini, resta da trovar loro qualcosa da fare. Loggetto sociale è tanto esteso quanto confuso: gestione dei rifiuti, realizzazione e ristrutturazione di impianti tecnologici, smaltimento rifiuti ospedalieri, commercializzazione di energia elettrica. In realtà la società Anema dovrebbe trovare il sito per il nuovo termovalorizzatore. Individuazione che non necessita di particolari studi o ricerche, ma si deve limitare a scegliere, almeno nelle intenzioni di Penati, tra Trucazzano o Segrate/Pioltello. Verificate le indisponibilità dei due Comuni, sarebbe normale proseguire la ricerca fino al raggiungimento dello scopo. Invece no, nella delibera della Provincia si legge: «Rilevato che non essendo riuscita nemmeno a localizzare larea su cui realizzare limpianto, è rimasta praticamente inattiva e verosimilmente non riesce ad individuare concrete prospettive di attività, tanto da rendersi opportuno il suo scioglimento e la conseguente messa in liquidazione». Capito bene? La società «è rimasta praticamente inattiva» ed è addirittura impossibile «individuare concrete prospettive di attività». In sostanza Anema non serve (e non è servita) a nulla. Uninattività certificata anche dal bilancio. Nel «Conto economico», infatti, il «Valore della Produzione» è pari a 0 euro. Capito bene? Zero, z-e-r-o. Mentre i «Costi per servizi» sono 11.925 euro, gli «Ammortamenti» 1.203, i «Proventi finanziari» 139. Per una «Perdita di esercizio» di 13.530 euro. Una società, dunque, che costa per la sua costituzione, richiede un milione di euro di capitale sociale a carico dei soci (pubblici), vive per un anno nel nulla più completo, si scioglie. E avrà altri costi per la liquidazione. A questo punto Asam chiede alla Provincia indirizzi per la liquidazione, il nome del liquidatore e il suo emolumento. Ma non basta. Anche il compenso del cda per l'attività pregressa. Si perché malgrado sia prevista dall'articolo 15 dello Statuto, l'indennità non è mai stata determinata. E, colmo della beffa, per una società il cui «valore di produzione» è stato pari a zero, la richiesta è di 50mila euro per i due consiglieri e il presidente Vimercati.
In consiglio provinciale viene presentato un emendamento a firma Massimo Turci e Salvatore Capodici (Pdl) con l'indicazione per Asam di non retribuire il cda, anche perché il pagamento di emolumenti per il 2009, comporterebbe l'impossibilità di scarico fiscale. Proteste del centrosinistra che grida a pregiudizi politici, oscure manovre, censure.
La società utile solo per dar lo stipendio allamico di Penati
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