Soldi a chi ci convince che mangiare insetti fa bene

Le follie sono infinite e il denaro scorre a fiumi: paghiamo per corsi di sesso in Burundi e di green economy in Egitto

Soldi a chi ci convince che mangiare insetti fa bene

«Non vanno d'accordo, non stanno insieme / maestà ed amore». Così nelle sue Metamorfosi Publio Ovidio Nasone, il più semplicemente noto Ovidio, racconta dell'invaghimento extraconiugale di Giove per Europa, la bellissima figlia di Agenore, re della fenicia Tiro. Una scappatella da cui nacquero però tre figli, tra cui Minosse. Da un'Europa che a quel punto era diventata regina di Creta.

Il mito (racconto) di una fanciulla indifesa e raggirata dalle brame del padre degli dèi che per concupirla assunse le sembianze di uno splendido toro bianco. Ma oggi, passati i secoli, a essere indifesa e raggirata non è Europa (più prosaicamente trasformatasi in Unione europea), ma noi cittadini (e contribuenti) costretti a pagare a caro prezzo i suoi sfizi. A cominciare da quell'assurdità di una doppia sede tra Strasburgo e Bruxelles che ci costa altri 200 milioni di euro all'anno. Da decenni. A cui si aggiungerà il miliardo e 400 milioni di euro inseriti nel bilancio comunitario tra il 2014 e il 2020. Perché, una volta al mese, i 754 deputati con assistenti e funzionari sono costretti a bibliche transumanze con bauli e faldoni al seguito alla volta dell'Alsazia per i quattro giorni della seduta plenaria. In un anno più di 5mila persone costrette a percorrere i 450 chilometri (andata e ritorno) con gran spreco di denaro pubblico. E anche di salute, visto che secondo il rapporto dello stesso Parlamento Ue, con un'unica sede si risparmieremmo all'atmosfera 19mila tonnellate di CO2 all'anno. Ma del resto tanto scialo di energie non solo economiche è ben giustificato, visto che qualche giorno fa si votava il «Piano pluriennale per gli stock di merluzzo bianco, aringa e spratto nel Mar Baltico». Questionando sulla loro esatta misura.

Ma a far rabbrividire è l'ormai infinita lista dei denari sperperati nei finanziamenti ai progetti più assurdi. C'è solo l'imbarazzo della scelta. Perché 600mila euro sono stati assegnati per la «sensibilizzazione dei diritti sessuali e riproduttivi nel Burundi» e altri 3,9 milioni per favorire l'inserimento al lavoro in Cambogia. Non noccioline. Per il progetto di un nuovo spazio espositivo, la Casa della storia Europea a Bruxelles, servono 53 milioni. Oltre a un costo annuale di 11 milioni. Nel 2011, invece, l'Ue ha deciso di contribuire a una ricerca della Uk Food standard agency, l'Agenzia britannica per la sicurezza alimentare. Argomento da trattare? Le «proprietà nutritive degli insetti», con l'istituzione di un cospicuo premio per l'équipe di ricercatori che presenterà l'idea migliore per convincere la gente a nutrirsi di insetti. L'assegno? Da 4,32 milioni di dollari (3,3 milioni di euro). Appalto per una cifra compresa tra i 2 e i 2,5 milioni di euro (Iva esclusa) va a Suva nelle isole Figi, per proteggere gli uffici e le case del capo delegazione dell'Ue per l'Oceano Pacifico e dei suoi funzionari «al fine di evitare intrusioni e attacchi, per il controllo dei visitatori e l'installazione di sistemi d'allarme». Nel 2013 sono stati 2,7 i milioni destinati a visite virtuali nelle isole del Mediterraneo (Progetto Medisolae-3d). Sempre nel 2013 sono 5 i milioni elargiti all'Egitto per organizzare dibattiti sulla Green economy e 8,8 i milioni dati al Mali per un centro di consulenza su come trovare lavoro in Europa. Utile, si potrebbe pensare. Peccato che in tre anni ci siano riuscite solo sei persone. Forse era più conveniente dare direttamente loro uno stipendio.

Al Teatro Nazionale delle Marionette di Tallinn in Estonia sono stati assegnati 198.500 euro per «favorire il dialogo con gli altri Paesi baltici sul tema delle marionette», 400mila euro sono per i Gorilla volanti, una compagnia di danza inglese specializzata nel combinare i suoni di sassofoni, clarinetti e rutti. Sì, proprio rutti.

E siccome, diceva qualcuno, la morte per sete è una delle peggiori, ecco che ci pensa mamma Europa. Con uno stoccaggio fra tutte le cantine delle istituzioni europee che raggiunge la considerevole cifra di 47mila bottiglie di vino. Valore stimato in 515mila euro, per una media di 11 euro a bottiglia. Forse, però, i viticoltori italiani potevano essere aiutati in altro modo.

Il Comitato economico e sociale europeo (Cese) ha la bellezza di 727 dipendenti e costa 130 milioni di euro l'anno, il Comitato delle Regioni (Cdr) 537 dipendenti e costa 87 milioni l'anno. Il costo del Servizio europeo per l'azione esterna (Seae) previsto per il solo 2014? Fanno 524 milioni di euro che mantengono (fra l'altro) 5.366 dipendenti.

E perché farsi mancare la partecipazione al «rally delle auto elettriche» alle Barbados? Fatto. Nel 2013 il conto è di 30mila euro. Il costo totale della delegazione dell'Ue sempre alle Barbados? Fanno 5 milioni e 886mila euro all'anno.

E per tornare alle compagnie musicali, come non ricordare i 200mila euro al Festival del Vento per «dare all'organo un ruolo naturale nella vita culturale», i 2,5 milioni di euro per la compagnia di danza Web Europa di Vienna, i 100mila per il celebre tango finlandese e i 57mila all'European joystick orchestra? Quella che compone appunto con il joystick? Tutte cose già scritte e già lette. Ma che non finiscono mai di far indignare.

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