Cronache

Sono d’accordo: meglio in C

Caro Massimiliano, come sempre leggo con estremo interesse quanto scrivi, sia sull’edizione genovese e delle Riviere de il Giornale, sia sull’edizione nazionale nella pagina delle tv. Ho apprezzato tantissimo il tuo scritto sull’affaire Genoa che affermava a squarciagola: meglio in C, ma onesti che in A da truffatori. Perfettamente d’accordo con te! Temo che la colpevolezza rossoblu sia stata rimarcata proprio dall’avvocato Biondi quando ha affermato che le intercettazioni effettuate dai carabinieri sono illegali. Biondi,a quanto pare non contesta il «contenuto», bensì la metodologia utilizzata per intercettare le conversazioni che evidenzierebbero la combine. Se i rilievi dell’avvocato genovese sono sacrosante per quanto riguarda il procedimento penale, non dovrebbero avere alcun valore per la giustizia sportiva, per la quale tutti i tesserati devono essere al di sopra di ogni spiffero e di ogni sussurro. Infine, sarebbe vergognoso che il Genoa restasse in A con una penalizzazione di 9 punti, ma se così dovesse accadere, evidenzierebbe che la giustizia italiana, troppo elastica, non merita le iniziali maiuscole. La penalizzazione, se penalizzazione sarà, deve essere nel campionato 2004/05, quello in cui è stato commessa la frode.

Ammettere il Genoa in A, anche con una penalizzazione superiore a quella ipotizzata, sarebbe come legittimare la frode. O no? Con grande stima

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