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Sordomuta contro il canone Rai Non paga: non ci sono sottotitoli

Una ssordomuta fin dalla nascita dovrebbe pagare entro il 31 gennaio 2011 il canone Rai ma fa ricorso. Cosa risponderà l'azienda?

Sordomuta contro il canone Rai 
Non paga: non ci sono sottotitoli

La Rai non è proprio per tutti: una signora sordomuta chiede l'esenzione dal canone rai perché non tutti i programmi televisivi sono sottotitolati per i non udenti. Carmela De Paola, classe 1966, originaria di Auletta, Salerno, dipendente delle Poste a Roma, nubile, è affetta da sordomutismo fin dalla nascita. Questa patologia non le ha impedito, però, di cercare di avere una vita «normale», ha infatti una patente di guida speciale con la quale si reca al lavoro, vive a casa con la sua amica ed «assistente» di sempre, Amelia, e coltiva molti hobby. È una grande appassionata del piccolo schermo, non solo per i film, ma anche per le trasmissioni televisive: in particolare è una grande ammiratrice di Bruno Vespa e vorrebbe seguire la trasmissione «Porta a Porta». Come tutti gli altri italiani, avendo un'età inferiore ai 75 anni, dovrebbe pagare entro il 31 gennaio 2011 il canone Rai. La signora ha però deciso, tramite i propri legali Lorenzo Amore, Giacinto Canzona e Anna Orecchioni, di richiedere all'azienda l'esenzione dal canone in considerazione del suo stato di sordomutismo che le impedisce di «usufruire pienamente» dei servizi offerti dalla Rai. In particolare - spiegano i legali - la signora De Paola lamenta il fatto che mentre i film sono comunque sottotitolati per i non udenti, molte trasmissioni di interesse politico-culturale, in primis «Porta a Porta», non solo sottotitolati e, quindi, per lui non è possibile seguirle.

«Tale omissione - spiega l'avvocato Canzona - da parte dell'Azienda pubblica rappresenta una forma di discriminazione per i non udenti, privandoli, di fatto, della possibilità di seguire la televisione pubblica, pur dovendo pagare la relativa tassa».

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