La sorella: «Mez dimenticata Si parla solo di Amanda e Lele»

Chiede giustizia «per una ragazza alla quale nessuno pensa più». Si parla solo di Amanda e Lele. «In mezzo a tutta la frenesia dei media creatasi, Meredith è stata dimenticata, non è più qui con noi, tutto ciò dovrebbe essere per lei e per capire che cosa è realmente accaduto quella tragica notte. Noi non l’abbiamo scordata e continueremo la nostra lotta perché giustizia sia fatta. Per favore non lasciate che Meredith sia morta invano, il suo coraggio e forza continuano a lottare e noi cercheremo giustizia affinché lei possa riposare in pace. Lei non smise di lottare quel 1° novembre e noi non smetteremo adesso». Sono queste le parole con cui si chiude la lettera che Stephanie Kercher, la sorella di Mez, la studentessa inglese uccisa a Perugia, ha mandato al legale della famiglia. La famiglia Kercher sarà presente alla lettura della sentenza di secondo grado ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito, che dovrebbe arrivare entro fine del mese. «Siamo rimasti in attesa con ansia e con grande turbamento - si legge nella missiva - per le voci diffuse sui risultati delle prove del dna. È estremamente difficile comprendere come le prove che erano state acquisite con cura e presentate nel processo di primo grado come valide possano rischiare adesso di diventare irrilevanti...

Tutti coloro che leggono questo scritto, o che seguono questo caso, per favore ricordino la nostra bella Meredith. Il suo sangue mescolato con altre tracce sparso per il bagno, lungo il corridoio e nella camera di Filomena... Ricordate anche tutte le altre prove che sono state presentate in questo processo, 10,000 pagine di prove».

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