Roma - Renato Soru, imprenditore, "padre" di Tiscali, da alcuni mesi editore del quotidiano l'Unità, ha 51 anni e ha lasciato la carica di presidente della Regione Sardegna dimettendosi con circa sei mesi di anticipo sulla scadenza naturale del mandato. Soru era infatti stato eletto presidente il 12 giugno 2004 con 478.692 voti, pari al 50,16% nella lista Regionale "Sardegna Insieme con Renato Soru" alla guida di una coalizione di centrosinistra.
Nato il 6 agosto 1957 a Sanluri (Cagliari) si è laureato in discipline economiche e sociali all'Università Bocconi di Milano. Ha iniziato la sua attività lavorativa a Milano dove si occupa di corporate finance e, successivamente, di intermediazione titoli e prodotti finanziari derivati. Il ritorno in Sardegna è del 1992 per dedicarsi ad attività imprenditoriali nell'ambito dello sviluppo di centri commerciali.
Nel 1995 ha avviato nella Repubblica Ceca "Czech On Line", una delle prime società internet, che si è rapidamente imposta come il primo fornitore di accesso alla rete nel Paese. A seguito della liberalizzazione del mercato italiano delle telecomunicazioni nel 1998 in Sardegna fonda Tiscali, quotata al Nuovo Mercato di Milano nel 1999, uno dei più importanti fornitori di accesso e servizi Internet in Europa. Sempre nel 1999 costituisce "Andala Umts", che poi cede al gruppo Hutchinson Whampoa del magnate cinese Li Ka-Shing, che opera in Italia col marchio 3.
Il suo approdo alla guida della Regione è segnato da momenti di tensione con il centrosinistra: la sua stessa candidatura fu messa a punto dopo diversi stop-and-go da parte dei partiti dell'allora Ulivo. E qualche contrasto c'é stato anche dopo che Soru riuscì a battere il candidato del centrodestra Mauro Pili. Ma, soprattutto, come proprio ricordava Il Sole24ore, in un'inchiesta-bilancio dal titolo emblematico ("Soru, un uomo solo al comando"), il governatore della Sardegna ha scontato il suo eccessivo "dirigismo" e, soprattutto, la scarsa propensione a confrontarsi con le forze politiche e i componenti della sua squadra di governo.
Come testimoniano i contrasti nel 2006 con un assessore Ds, Tonino Dessì, e soprattutto, con un altro componente del governo regionale, scelto da lui stesso e autentico "braccio destro", il professor Francesco Pigliaru,
un docente universitario esperto di economia, messo all'assessorato al Bilancio e Programmazione, dimessosi dopo due anni. Proprio per un contrasto decisivo con Soru che voleva avocare alla presidenza la Programmazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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