Cultura e Spettacoli

Sotto l’ala di Accardo e Salonen ecco le magie dei giovani talenti

Entusiasma l’americano Ohlssonn con l’integrale delle 32 sonate di Beethoven

Aridea Fezzi Price

da Verbier

Tecnica impeccabile e sonorità ricca, la pianista russa Natasha Paremski affronta con slancio Haydn, Chopin e Rachmaninov. Julian Rachlin raggiunge punte raffinate nel Concerto n. 3 per violino di Saint-Saëns, l’olandese Janine Jansen, il violino emblema della femminilità, esalta Schubert e Messiaen. Solisti eccezionali, come ogni estate, si incontrano in questi giorni al festival di Verbier, sulle Alpi svizzere: evento di quest’anno l’interpretazione integrale delle 32 sonate di Beethoven del pianista americano Garrick Ohlssonn, solenne virtuoso capace di lirismo e intensità. Virtuoso altero, riflessi scintillanti e tocchi come frecce, il pianista russo Evgenij Kissin ha inaugurato questa dodicesima stagione con il Concerto n. 5 l’Imperatore di Beethoven, sul podio Michael Tilson Thomas alla testa della brillante orchestra giovanile Ubs Verbier festival orchestra. Costituita da Claudio Vandelli, assistente alla direzione musicale del festival promosso da Martin Engstroem, l’orchestra di giovani dai provenienti da 34 paesi, ha eseguito con bravura la settima sinfonia di Bruckner.
Impossibile non lodare questa manifestazione che ogni estate da fine luglio ai primi di agosto riunisce un gran numero di giovani musicisti guidati dai maggiori direttori d’orchestra. Un’esperienza formativa per solisti e strumentisti, una sfida per il pubblico che ogni giorno, fra le vette del Grand Combin e d’Argentière ha la scelta di concerti mattutini e serali nella capace Salle Médran e recital nelle chiese. Quest’anno ci sono anche Salvatore Accardo con l’Orchestra da camera italiana, Esa Pekka Salonen (musiche di Berio) e Christoph von Dohnány fra i direttori d’orchestra e James Levine, padrino del festival, con il Requiem di Verdi.

Fra il pubblico lo scrittore brasiliano Paulo Coelho, che ha presentato con parole toccanti («solo l’arte è la speranza del momento») il concerto di trombe e sassofoni di Yuri Buenaventura, cantautore colombiano, concludendo con un invito al rispetto delle diversità culturali, a capirci attraverso le emozioni.

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