Gli spaghetti scotti di casa Mughini

Giampiero Mughini, La mia generazione. Le idee, i personaggi, i sogni di una casa a Trinità dei Pellegrini, Mondadori 2002, 168 pagg., 14,80 euro. Quarta parte.
Pagina 104: «Paolo Mieli aveva insistito per conoscere Loretta Goggi \. Avevo organizzato una cena a mettere insieme l’uno e l’altra, e Loretta era un po’ in apprensione, perché timorosa della fama intellettuale di Paolo, e pensava non essere all’altezza di un tale interlocutore.
Appena arrivato, Paolo le chiese chi si fosse classificato terzo \. Loretta mi guardò prima di rispondere, inebetita che un giornalista politico ne sapesse tanto di un Festival di Sanremo. E la serata continuò così, con Paolo che conosceva a memoria per lo meno i primi cinque classificati di tutti i Festival».
Pagina 105: «L’allora poco più che ventenne Enrico Mentana venne a cena a casa mia, e aveva a fianco una bella e irrequieta fanciulla che studiava letteratura tedesca.
Enrico dirigeva senza alcun tabù la rivista mensile dei giovani socialisti Giovane sinistra».


Pagina 106: «La volta che Paolo Mieli è venuto a cena e ha conosciuto Pigi Battista, di cui gli avevo vantato la precocità e l’intelligenza onnivora».
Pagina 112: «La volta che vennero a cena Edwige Fenech e Luca Cordero di Montezemolo. E io sbagliai i tempi di cottura della pasta e misi in tavola degli spaghetti di cui lo sapevo che erano scotti».

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