Spagna, Zapatero vara l'austerità

Il governo del premier socialistaha approvato nuove misure anti-crisi: via alla parziale privatizzazione dell'Ente aeroporti e delle lotteria di stato. Riforma delle pensioni il 28 gennaio. Produzione industriale in calo del 3,8% a ottobre 

Spagna, Zapatero vara l'austerità

Madrid - Il governo guidato dal premier socialista Josè Luis Zapatero ha approvato un nuovo pacchetto di misure anti-crisi per rafforzare il risanamento dei conti pubblici della Spagna e per cercare di ristabilire la fiducia dei mercati sulla tenuta del Paese da tempo sotto osservazione.

I provvedimenti varati includono nuove privatizzazioni parziali, in particolare sulle società di gestione aeroportuale, le lotterie e le società di scommesse. Ai privati andrà fino al 49% dell’Aena, la società aeroportuale e il 30% della società che gestisce le lotterie, ha annunciato il ministro dell'Economia Elena Salgado.

Previsto anche uno "spostamento" della linea di politica economica: dai sussidi alla disoccupazione Madrid passerà a sostegni a favore delle imprese, in particolare quelle medie e piccole. Il governo ha annunciato che il prossimo 28 gennaio varerà la riforma delle pensioni, che prevede l’innalzamento dell’età minima di ritiro da 65 a 67 anni. Dopo il via libera del governo, il provvedimento sarà "immediatamente" trasmessa al parlamento. Il governo da oltre un anno ha sollevato il dossier della riforma delle pensioni, chiesto dall’fmi e dai mercati, ma i sindacati hanno mostrato un’opposizione frontale all’innalzamento dell’età di pensionamento.

Provvedimenti che si inseriscono in un contesto di crisi che dà poche indicazioni di ripresa. Tanto che che la Banca centrale spagnola parla, nel suo bollettino, di una leggera crescita per l'ultimo trimestre dell'anno, indicando ad esempio i miglioramenti della fiducia dei consumatori e delle imprese, un più lento declino delle immatricolazioni di automobili e il continuo miglioramento degli ordini di beni strumentali.

In realtà la situazione resta pesante, la produzione industriale della Spagna cala del 3,8% a ottobre su base annua per il terzo mese consecutivo, secondo i dati diffusi dall’istituito nazionale statistiche Ine. Se si elimina l’effetto del calendario, la variazione dell’Indice è di -1,9% a ottobre, maggiore del -1,6% fatto registrare a settembre.

A tirare verso il basso la produzione iberica è soprattutto la diminuzione della fabbricazione di elementi metallici per l’edilizia (-20,2%) e delle macchine per uso specifico (-30,4%). In calo anche prodotti chimici (-24,1%), cementi e gessi (-24,4%), oltre ai beni di consumo duraturo (-14,8%). Bene invece la produzione energetica, in aumento del 2,9%.

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