Il bis al successo dellandata per confermare la superiorità cittadina e proseguire la rincorsa allInter. Lo chiede Spalletti alla sua Roma, anche se ritiene il derby di stasera «apertissimo». E poi cè il fattore tensione, quello emozionale che un derby romano offre per «la partecipazione che provoca e la voglia di vincere».
Il tecnico giallorosso legge la stracittadina senza guardare la graduatoria, ma diffidando della Lazio. «È una grande squadra, è un club con tradizione e ambizione, che non si può cullare su una classifica tranquilla. Ha avuto una stagione difficile, anche se un po sfortunata e ora è in ripresa». Qualcuno fa notare al tecnico che la Lazio potrebbe diventare il vero arbitro dello scudetto, visto che affronterà in casa Roma e Inter nel giro di dieci giorni. «Probabilmente potranno contribuire, ma poi mancheranno altre partite e i nerazzurri per lasciare sette punti dovrebbero perdere almeno tre gare. Impresa difficile, ma nella testa della mia squadra più una cosa è difficile e più cè voglia di provarci. Di sicuro stasera la Lazio metterà in campo qualcosa in più per fermare la nostra rincorsa».
Sarà dunque un derby dal pronostico tuttaltro che scontato. «Entrambe le squadre hanno le idee chiare su quella che è la ricerca del gioco - dice ancora Spalletti - io mi aspetto la Lazio che ha giocato le ultime partite, una buona Lazio. Ma anche noi stiamo bene, i miei giocatori sono tutti molto coinvolti e quindi credo che faranno il loro dovere». Già, ma il coinvolgimento emotivo non dovrà essere troppo forte. Si pensa subito a De Rossi, romano e romanista, che lo vive con grande apprensione e spesso lo ha giocato sottotono. «Gli ho detto di stare tranquillo, ma non mi è sembrato che lo fosse. Per questo ho deciso di concedere ai ragazzi di rimanere a casa la sera prima della partita. Io? Non sono nervoso, ma un pochino in attesa. Chi è romanista credo che lo viva con tensione».
Per provare a vincere la stracittadina, Spalletti avrà a disposizione lintera rosa e dunque limbarazzo della scelta. Solo stamattina, nella seduta di rifinitura, il tecnico comunicherà lundici che scenderà in campo. Dando per scontato il rientro in difesa di Mexes al fianco di Juan, ci sono ancora da sciogliere i nodi legati al ruolo di terzino destro (in ballottaggio Cicinho e Panucci, con il brasiliano favorito), di centrocampista centrale al fianco di De Rossi (Pizarro in vantaggio su Aquilani) e di trequartista sinistro (Mancini o Vucinic: il primo dovrebbe essere il preferito, ma il montenegrino potrebbe entrare in corso dopera come avvenuto sabato con il Milan).
Probabile formazione (4-2-3-1): Doni; Cicinho, Mexes, Juan, Tonetto; De Rossi, Pizarro; Taddei, Perrotta, Mancini; Totti.
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