Reagire, ma non dimenticare. La Roma archivia la scoppola di Manchester con lauspicio di aver capito la lezione: primeggiare in Europa è terribilmente difficile, più di quanto si possa pensare. Ma con la tifoseria avvelenata dalla figuraccia e la Lazio alle spalle che sbuffa come un treno non si può più toppare per non essere condannati ai preliminari di Champions. E il fatto che lo scenario sia il campionato italiano rende le cose alla portata. Questo pomeriggio allOlimpico arriva la Sampdoria di Novellino, tutto tranne che uninvincibile armata. Spalletti sceglie il profilo basso, «squadra di giovani talenti, sarà dura», prima di tornare agli orrori dellOld Trafford per confutare, coraggiosamente, la tesi della disfatta per manifesta inferiorità tecnica. «Noi inferiori a loro? Non scherziamo, mi tengo sempre i miei. La verità è che quella sera è andato tutto storto. Sembrava un match irreale, altre scelte tecniche non avrebbero cambiato lesito della partita. La verità è che non ho mai vissuto qualcosa di simile, al di là del risultato clamoroso».
Tutto anomalo, insomma, sia per il passivo che per landamento in campo. «Mi era già capitato di perdere 6-0 - spiega il tecnico -, ma per il livello qualitativo dei miei giocatori e per limportanza della partita non posso pensare a una simile differenza, cè stato qualcosa di casuale. Come i cambi fuori tempo massimo? «Se avessi messo qualcuno in quel momento gli avrei fatto fare solo una brutta figura come quelli che già erano in campo. Ho cambiato verso la fine perché cera comunque una partita vicina...».
La Roma ha chiuso il primo tempo contro i red devils sotto di 4 gol, ma non si poteva evitare un simile passivo? «Guardate che fino al primo tempo non si pensava di non prendere 5 o 6 gol, ma di recuperare - spiega -. Cè stata una reazione scriteriata dopo il primo gol. I giocatori lhanno vissuta come la perdita di qualcosa di importante e, di conseguenza, hanno perso la tranquillità e la sicurezza. Dieci minuti di follia che abbiamo pagato a caro prezzo».
Ma lattualità dice Samp. «Contro di loro sarà dura, perché queste sono le caratteristiche della squadra e del suo allenatore - aggiunge Spalletti -. Mi aspetto una partita difficile anche se hanno qualche infortunato, ma hanno qualità in avanti con Quagliarella e Bazzani». Allandata la Roma si impose a Marassi per 4-2 e la gara fu caratterizzata da un gran gol di Totti. Per Spalletti però, adesso è più importante vedere una Roma reattiva: «Un gol alla Totti farebbe bene al morale del giocatore.
Tra i 22 giocatori convocati assenti, oltre ad Aquilani, anche Taddei e Tonetto. Questa la probabile formazione: Doni, Cassetti, Mexes, Chivu, Panucci, Pizarro, De Rossi, Tavano, Perrotta, Mancini, Totti.
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