Cronache

Sparano a salve, panico in treno

È un attimo. Sul treno che ha appena lasciato la stazione di Arquata Scrivia scoppia il finimondo: cinque, sei colpi secchi, sparati a breve distanza l’uno dall’altro, all’altezza delle gambe dei passeggeri diretti in Riviera per il ponte pasquale.
Fuggi fuggi generale, la corsa affannosa verso i vagoni di coda, il panico che serra la gola e impedisce perfino di urlare, di chiedere aiuto. E quei due ragazzi, lì, di fronte, con aria di sfida, a brandeggiare un pistolone come fosse una sciabola, e a mirare - pare - con l’intenzione di colpire...
Poi qualcuno, coi nervi un po’ più saldi, realizza che la pistola non ha fatto vittime, anzi, non ha colpito nessuno. «Eppure, quei due delinquenti miravano dritto». Sì, ma avevano in mano solo un’arma giocattolo, abilmente camuffata, in tutto simile a una pistola vera (senza il bollo rosso a chiudere la canna, come da norme regolamentari). Impossibile accorgersi del trucco, a prima vista, e soprattutto dopo aver sentito lo scoppio lacerante degli spari.
Per questo, i due balordi - un colombiano di 19 anni residente a Castelletto d'Orba, nell’Alessandrino, e un genovese di 18 - sono stati denunciati per molestie e procurato allarme dalla polizia ferroviaria. Che ha anche scovato i precedenti: in particolare, il genovese diciottenne, senza fissa dimora e seguito dai servizi sociali, era già stato denunciato dalla Polfer all'inizio del mese per il furto di un'auto ed era già sottoposto all'obbligo di firma per un altro furto.
Proprio per questo motivo dalla polizia è partita una richiesta al magistrato di sorveglianza perché valuti la possibilità di un provvedimento che sia compatibile col recupero del giovane e al tempo stesso con la tutela della collettività.
Secondo quanto ricostruito ascoltando i numerosi testimoni, i due giovani hanno imperversato seminando il panico finché il convoglio non è arrivato nella stazione di Sampierdarena.
A quel punto, l'attenzione degli agenti della polizia ferroviaria si è concentrata subito sulle carrozze di coda dove alcuni viaggiatori e personale delle Ferrovie segnalavano che i due avevano gettato scompiglio nei vagoni durante il viaggio «sparando i colpi a salve con una pistola giocattolo, perfetta riproduzione di una calibro 22».
La perquisizione, immediatamente e accuratamente eseguita, ha portato a scoprire nello zaino di uno dei due ragazzi la «colt» usata per la scorreria.

Inevitabile, a quel punto, la denuncia all’autorità giudiziaria.

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