Le montagne di rifiuti che sommergono la capitale sono una bomba a orologeria. Linchiesta condotta dal consigliere comunale di An Samuele Piccolo su indicazione del deputato Gianni Alemanno prosegue dimostrando che le discariche a cielo aperto e lallarmante situazione di Malagrotta sono una minaccia per i romani.
Uno studio commissionato dalla Protezione civile allOrganizzazione mondiale della sanità, al Centro europeo ambiente e salute, allIstituto superiore della sanità, al Consiglio nazionale delle ricerche e allIstituto fisiologia clinica sulla regione Campania ha dimostrato lo stretto legame tra la presenza dei rifiuti e linsorgenza di malattie gravissime quali tumori, come quello della trachea, del fegato e dello stomaco, il linfoma non Hodgkin, il sarcoma dei tessuti molli e le malformazioni dellapparato cardiovascolare e urogenitale. Considerando che Roma non è molto diversa dalle città della Campania, non cè quindi da stare allegri. «Le immagini scioccanti che abbiamo fotografato girando per le strade capitoline - racconta Piccolo - evidenziano montagne di immondizia. Temiamo che possa accadere come in Campania, dove le discariche hanno causato unimpennata della mortalità pari al 12 per cento nelle donne e al 9 per cento negli uomini. Non vogliamo che nella nostra città accada la stessa cosa».
Pietro Comba e Fabrizio Bianchi, due tra i ricercatori che hanno preso parte allo studio, spiegano che il problema non nasce da «discariche e inceneritori progettati e gestiti a norma», ma da quelli abusive o illegali, dove avviene anche lo stoccaggio di rifiuti tossici. «A Roma la discarica di Malagrotta rende la vita difficile ai residenti, costretti a sopportare olezzi nauseabondi - prosegue il consigliere -, ma è chi vive a pochi metri dalle discariche a cielo che deve temere di più. Parliamo di diossina, una sostanza altamente cancerogena che si sprigiona durante incendi, soprattutto dei pneumatici. A Centocelle esiste un vero e proprio deposito di pneumatici e rifiuti tossici. Cosa accadrebbe se prendessero fuoco? Quali sarebbero le conseguenze? Direi drammatiche».
Una gestione non corretta dellimmondizia, infine, provoca linquinamento delle falde acquifere, del suolo e dellaria. «Abbiamo chiesto il parere di un medico internista su via Casilina, una tra le strade più vergognose dal punto di vista igienico - conclude Piccolo -.
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