Cultura e Spettacoli

Alba Parietti: "Presi a parolacce Tinto Brass, proponeva sceneggiature abominevoli"

Alba Parietti torna a parlare dei suoi no a Tinto Brass per "Così fan tutte" e racconta il rapporto conflittuale che ha avuto con il regista

Alba Parietti: "Presi a parolacce Tinto Brass, proponeva sceneggiature abominevoli"

Perché Alba Parietti rifiutò di essere la protagonista di “Così fan tutte” di Tinto Brass? La conduttrice torna a parlarne sui social dopo aver già spiegato a Belve di aver detto di no perché, ai tempi, era mamma di un bambino troppo piccolo e le scene previste erano eccessivamente volgari.

I rapporti tra la Parietti e il regista, però, non sono quasi mai stati idilliaci. Nonostante lei nutrisse profondo rispetto per il suo lavoro, non ha mai apprezzato il tentativo di Tinto Brass di fare di lei non “un’attrice, ma semmai dare sfogo al suo bisogno di trasformare l’erotismo in volgarità”. Per questo motivo, e per molti altri, Alba disse di no al ruolo che, poi, fu di Claudia Koll perdendo anche una cospicua cifra: ben “un miliardo e duecentomila più le percentuali, delle vecchie lire”.

Il no a Tinto Brass scatenò anche una lite con il suo manager dell’epoca, che considerava Tinto un genio. “Forse sì, ma non sulla mia pelle …e non in quel contesto (pensai) – ha continuato a raccontare Alba Parietti, che ha rivelato di aver rifiutato anche un’altra proposta da parte del regista - .Il mio senso del pudore e mio figlio mi avrebbero impedito scene così esplicite. Non ho accettato ‘Così fan tutte' e dopo altro, non riuscivamo a comunicare, litigavamo ogni volta che ci incontravamo”.

Mi proponeva sceneggiature abominevoli a mio avviso per la mia dignità – ha continuato lei - . Soprattutto inquadrature volgari solo a raccontarle. Ci incontrammo molte volte e finiva sempre in imbarazzanti liti”. Eppure, pochi mesi dopo il no a “Così fan tutte”, la Parietti accettò il ruolo ne “Il Macellaio”: “Il film forse non ebbe il successo sperato proprio perché l’erotismo non era mai spinto e mai volgare, non era il film che tanti speravano e nonostante 17 minuti di amplesso, non apparivo mai in atteggiamenti veramente volgari nonostante il nudo”.

I no a Tinto Brass, però, non sono stati gli unici nella carriera di Alba Parietti. Se per questi non si è mai pentita, oggi dice di esserlo per il rifiuto alla proposta di Berlusconi di lavorare a Mediaset. “All'epoca pensavo che prendere soldi da Berlusconi sarebbe stato un po' come vendermi al diavolo – ha detto - .Fu una ca..ata enorme. Forse è stato l’errore più grade della mia carriera.

Avrei potuto rimanere fedele a me stessa anche accettando quella offerta”.

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