Domenica Live, rivelazioni choc sulla morte di Luigi Tenco: "È stato ucciso"

Il giornalista de Il Manifesto, Aldo Colonna, ha mostrato in esclusiva a Domenica Live un filmato nel quale sostiene che Luigi Tenco sia stato ucciso da alcune persone durante il Festival di Sanremo del 1967

Domenica Live, rivelazioni choc sulla morte di Luigi Tenco: "È stato ucciso"

La puntata di ieri di Domenica Live è stata piuttosto intensa, dopo le polemiche della figlia di Claudio Villa per il breve omaggio fatto a suo padre a Sanremo e dopo l'intervista a Sandra Milo, Barbara D'Urso manda in onda un filmato esclusivo su Luigi Tenco.

Il video è realizzato dal giornalista de Il Manifesto Aldo Colonna e proprio lui nel servizio avanza un'ipotesi sulla morte di Luigi Tenco avvenuta durante il Festival di Sanremo del 1967. Il giornalista nel filmato rende nota la teoria secondo la quale il cantante non si sarebbe suicidato, ma sarebbe stato ucciso.

"Posso dire con certezza che Luigi Tenco è stato ucciso. Arrivò il lunedì a Sanremo per fare le prove prima della sua esibizione. Incontrò un suo amico giornalista argentino che gli disse: 'Ma dove pensi di andare? Il Festival è già tutto stabilito. Si sa chi vince e chi perde'. Gli fece i nomi e Tenco andò su tutte le furie. Ebbe uno scontro-incontro con Dalidà che gli confermò tutto. A Valeria, la donna che ha amato fino alla fine, disse: 'Ho nomi e cognomi e domani farò una conferenza stampa perché la gente deve sapere'" - dice Aldo Colonna nel video realizzato in esclusiva per Domenica Live.

Il giornalista, poi, continua ad esporre la sua tesi e sostiene che le prove dell’omicidio di Tenco si troverebbero all'interno delle perizie medico-legali effettuate sul suo cadavere: "Le perizie medico legali dicono che non si è suicidato. La mano di un suicida presenta i cosiddetti 'microspruzzi' tra l’indice e il pollice. Le mani di Luigi Tenco erano pulite. La direzione del proiettile è incompatibile con la dinamica suicidaria".

E per concludere, Aldo Grasso tocca un altro punto fondamentale, quello del biglietto d'addio. "Il biglietto di addio è un falso - aggiunge -. C’è una firma che è ridicola. Lui venne affrontato da due o tre persone che gli dissero: 'Stai attento, non devi uscire con queste cose'.

Addirittura gli promisero che avrebbe vinto il Festival del 1968, l'anno dopo. Ma lui che era una persona integra, non incline al compromesso, rifiutò categoricamente. Non è vero che si è suicidato: Luigi Tenco è stato ucciso".

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