E il 2019 ci porterà misteri e polemiche

Fra presunti retroscena Usa-Urss e autentici pedofili, torna l'incubo nazismo

E il 2019 ci porterà misteri e polemiche

Il filone «grandi ritorni» se la gioca con i «grandi esordi» anche nel 2019 editoriale, stando alle prime anticipazioni. Tra le promesse, almeno sulla carta, per tasso di risonanza e polemica, di nuovo in scena in libreria dal 10 gennaio Michel Houellebecq con Serotonina (La nave di Teseo): un ritorno più che atteso del controverso scrittore francese, in cui non solo cupezza, ma anche erotismo esplicito e picconate al politicamente corretto, agricoltura biologica compresa, rimangono parola d'ordine, ma la decadenza occidentale trova il suo capro espiatorio nell'Unione Europea. Noi europei, secondo «H.», come lo chiamano i compatrioti, siamo i grandi perdenti nel gioco della globalizzazione e il romanzo narra la nostra sconfitta attraverso la depressione amorosa dell'agronomo Florent-Claude Labrouste e quella del territorio francese, un tempo forse bucolico, oggi solo degradato e denigrato.

Ritorna il 14 maggio la 27enne dublinese Sally Rooney, che nel 2018 ha incantato con Parlarne tra amici e ora in Persone normali (Einaudi), «Miglior romanzo dell'anno» per il Times, ci riporta sui Millennial con la storia di una coppia, Marianne e Connell, che dal liceo al Trinity College cerca popolarità e un posto nell'élite, insomma un territorio dove possa esercitare un potere, in modo non dissimile dalle generazioni precedenti. Ma entrambi dovranno fare i conti con il loro amore clandestino, in modo nuovo rispetto ai loro padri, perché più consapevoli e insieme più fragili. Ritornano anche, da febbraio in poi, quattro grandi italiani, Edoardo Albinati, Marco Missiroli, Chiara Gamberale e Giuseppe Culicchia: il primo, Strega 2016, con Cuori fanatici (Rizzoli) si concentra sugli anni '80, il secondo con Fedeltà (Einaudi) sulla coerenza dei sentimenti, la terza, con L'isola dell'abbandono (Feltrinelli) indaga la mania del controllo e il quarto con Il cuore e la tenebra (Mondadori) elabora un personale ritratto del padre scomparso. Dovremo imparare a riconoscere, invece, la cifra dello scandalo indagato attraverso la letteratura nel prossimo libro di Francesco Permunian (Charelettere, titolo non disponibile) in libreria da maggio. Indubbiamente scabroso - il tema è la pedofilia nella chiesa cattolica - ha richiesto all'autore tre anni di lavoro a partire da fatti di cronaca: gli abusi sessuali al «Provolo», un istituto per sordomuti alle porte di Verona. Ha la forma di un sillabario, tanti paragrafi quante sono le lettere dell'alfabeto italiano, ma non sarà un saggio o un reportage, bensì un memoir, in cui la voce narrante è quella di un nano che ricorda la sua mala educación.

Farà discutere anche Codice Kingfisher (Longanesi), fra i titoli più contesi alla Fiera di Francoforte 2018. L'autore, che ha deciso di rimanere anonimo per proteggere le sue fonti, ma si definisce «un noto scrittore, già giornalista», ha costruito un romanzo su come il Kgb abbia congegnato l'ascesa di Donald Trump. Siamo nel 2016 e la giornalista Grace Elliot ha per le mani le rivelazioni di una pornostar sul futuro presidente. Non solo non le danno retta, ma la spediscono in Europa, dove troverà ben più gustose rivelazioni sui legami Usa-Russia.

Per chi ama invece ritrovare nel passato le migliori chiavi di interpretazione di un presente assolutista e assolutorio, arriva il 17 gennaio Stella di Takis Würger (Feltrinelli), giornalista d'inchiesta per lo Spiegel: nella Berlino del 1942, Fritz, svizzero benestante, si accompagna in notti folli tra i nazisti alla splendida Kristin che pare conoscere i segreti del Reich e però, d'un tratto, scompare. Quando tornerà, con evidenti segni di torture, costringerà l'uomo alla lotta suprema tra amore e sopravvivenza.

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