«Gli esseri umani non sono perfetti perché non sono macchine». In questa frase c'è tutto il senso di una serie che vedrete sulla piattaforma Netflix a partire dall'11 agosto. Si intitola Atypical e mette al centro il tema non semplice dell'autismo. Gli 8 episodi, ambientati a Los Angeles, raccontano la vita di Sam (Keir Gilchrist), ragazzino affetto da sindrome dello spettro autistico ma con una personalità decisamente indipendente. Sam, infatti, vuole come tutti i suoi coetanei trovare l'amore. E questo scatena preoccupazioni nella sua famiglia. Soprattutto la madre Elsa (Jennifer Jason Leigh), abituata ormai a far ruotare tutta la sua vita attorno a più che comprensibili sentimenti di protezione verso il figlio più fragile. Ma attenzione, niente pipponi, la serie ha due caratteristiche notevoli. La prima: nel raccontare la vicenda di Sam, che fa una fatica tremenda a capire i sentimenti e come esprimerli, c'è sempre una grande dose di ironia e nessun pietismo peloso. La parte in cui la terapista deve insegnare a Sam come sorridere alle ragazze ad esempio è spassosissima.
La seconda: in fase di produzione e creazione di Atypical è intervenuta la Dottoressa Michelle Dean (che ha concluso il suo dottorato di ricerca alla Ucla e ha lavorato presso il Centro per la Ricerca sull'Autismo) per fornire un'accurata descrizione della sindrome.Insomma, un bel misto di serio e faceto per provare a guardare il mondo con gli occhi di chi è diverso. Partendo dall'assunto che non per forza diverso è peggio.
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