Il video di Gianluca Vacchi con l'ippopotamo in giardino aveva fatto discutere e aveva scatenato polemiche: l'eco mediatica del post sarebbe arrivata fino alla procura della Repubblica con conseguente invio dei carabinieri forestali nella villa del noto influencer.
A riportare la notizia sono stati Affaritaliani.it e la Repubblica - Bologna. Lunedì 25 febbraio, i carabinieri forestali si sarebbero recati nella residenza di Vacchi alle porte di Bologna, in zona Castenaso, per verificare se ci fosse ancora l'ippopotamo mostrato nel video pubblicato su Instagram il 10 febbraio, video che ha ormai superato i 5,3 mln di visualizzazioni. I forestali avrebbero agito su mandato della procura della Repubblica che avrebbe aperto un'indagine per capire come fosse arrivato l'animale. L'ippopotamo, infatti, è un animale pericoloso e non domestico e secondo la Convenzione di Washington (Legge 150/92), applicata poi nel decreto ministeriale del 19-4-1996, non lo si può tenere in casa. Lo si potrebbe ospitare solo con un'autorizzazione speciale della Prefettura in particolari circostanze previste.
Il video mostrava Vacchi impegnato a dare da mangiare all'animale. Secondo Repubblica: "L’animale, forse appartenente a un circo, sarebbe "passato" dal giardino di casa Vacchi solo il tempo per girare questo ennesimo video virale del playboy-deejay bolognese". Secondo quanto scrive Affaritaliani.it, Vacchi avrebbe accolto i carabinieri forestali "con grande signorilità e gentilezza ma l’ippopotamo non c’era più. Mistero".
A provare a far luce sulle sorti di Pippo (così veniva chiamato
l'animale nel video) ci pensa Repubblica: con i carabinieri Vacchi avrebbe sostenuto che "l'ippopotamo gli fosse stato portato solo un'ora da un amico, gli inquirenti stanno cercando conferma a questa versione".Segui già la nuova pagina di gossip de ilGiornale.it?
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