Granata porta sul palco la vita vera che fa pensare

Tiberia de Matteis

L'arte è la più alta espressione dell'umanità se consiste in una confessione autentica e il teatro realizza la sua potenzialità comunicativa quando sublima la finzione per incarnare la verità. È quanto accade in Antropolaroid, di e con Tindaro Granata all'Off/Off Theatre di Roma, fino a domani. Un uomo solo sul palco con una maglia, un telo bianco e una sedia sintetizza il percorso transgenerazionale della sua esistenza. Il Tindaro Granata che si vede oggi è il frutto di una tragica vicenda siciliana che compendia una serie di figure familiari, partendo dal bisnonno suicida e dal nonno implicato nella mafia, passando per il padre falegname in Svizzera fino alla storia vera di una vocazione sofferta quanto ambiziosa, ormai realizzata in scena. E l'attore interpreta tutto il clan parentale, compresa la bisnonna e la nonna, nonché i diversi personaggi che hanno segnato un destino pesante, ma fortunatamente non inesorabile.

Le anime di tante persone trovano asilo in un corpo unico che muta, rappresenta, viaggia, trasforma e rivela, mettendo a nudo, più che smascherando, vite che ancora sussultano, vibrano e parlano tramite il loro erede teatrante.

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