La trama è semplice e si basa su un fatto vero (o così pare). Si racconta della fuga a piedi, avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale, di sette prigionieri di varie nazionalità scappati da un gulag della Siberia. Durata migliaia di chilometri, la marcia finì, solo per alcuni, in India.
Un viaggio impensabile, fuori da ogni logica, attraverso territori e con temperature ostili. A dirigerlo è Peter Weir che mancava da sette anni. Il film raramente appassiona e Colin Farrell è un avanzo di galera troppo simil-Depp.VOTO: 6
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