Cultura e Spettacoli

"È un latitante". Il marito della Parisi querela Magalli

Heather Parisi continua a far discutere. Dopo le polemiche con Lorella Cuccarini alla fine dello show "Nemicamatissima" ora interviene il marito contro Magalli

"È un latitante". Il marito della Parisi querela Magalli

Heather Parisi continua a far discutere. Dopo le polemiche con Lorella Cuccarini alla fine dello show "Nemicamatissima", questa volta ad accendere lo scontro è stato il marito che ha decisio di querelare Giancarlo Magalli. Quache giorno fa infatti, Magalli aveva definito Umberto Maria Anzolin come un "latitante". Il tutto dopo uno scambio polemico con la stessa Parisi. E ora Pietro Frattarelli, legale della Parisi e del marito, con una lettera inviata a Dagospia mette in chiaro le cose: "Voglio, innanzitutto, evidenziare come il coinvolgimento del mio assistito sia stato del tutto gratuito ed estraneo all’oggetto dello scambio, anche polemico, tra il Magalli e la Parisi. Pertanto, senza la benché minima provocazione da parte del Sig. Anzolin, il Magalli ne ha offeso la reputazione e l’onore rivolgendogli il grave epiteto di “latitante”. Né può esservi dubbio sul fatto che l’appellativo latitante abbia un contenuto altamente offensivo e gravemente ingiurioso. Infatti, il suo significato letterale si ricava agevolmente dalla disposizione dell’art. 296 del codice di procedura penale, in forza del quale: “È latitante chi volontariamente si sottrae alla custodia cautelare, agli arresti domiciliari, al divieto di espatrio, all'obbligo di dimora o a un ordine con cui si dispone la carcerazione”.

Ma anche nel comune sentire, ovvero tra le persone che non hanno una specifica conoscenza tecnica, tale termine individua in modo univoco le persone che si nascondono dalle ricerche, eseguite da parte delle forze dell’ordine, allo scopo di sottrarsi all’arresto. È necessario evidenziare che MAI il mio assistito è stato oggetto di mandati di arresto, spiccati dall’Autorità Giudiziaria, o soggetto ad obbligo di dimora, o a qualsiasi altra limitazione, disposta dall’Autorità Giudiziaria, alla propria libertà personale". A questo punto l'avvocato parla apertamente di querela: "Pertanto, la dichiarazione, da Voi pubblicata, resa dal predetto presentatore integra, in modo evidente, una gratuita e grave offesa nei confronti del Sig. Anzolin, colpevole solo di essere il marito della Parisi. In conseguenza di quanto sopra, lo stesso mi ha conferito incarico di dar corso alle vie legali, quindi ho già scritto una querela per il reato di diffamazione, nei confronti del Sig. Magalli, che sarà presentata all'Autorità Giudiziaria al fine di avere giustizia in merito alla predetta espressione ingiuriosa, che è totalmente inveritiera e assolutamente destituita di ogni fondamento. Con la presente chiedo che sia data comunicazione di quanto sopra al fine di limitare il danno di immagine, causato dalla diffamazione posta in essere dal Magalli.

Auspico, inoltre che, lo stesso provveda a ritrattare la sua offesa, riducendo in tal modo il danno provocato".

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