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L'Occidente ha bisogno dei «Kamikaze» di Scarpa

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L'Occidente ha bisogno dei «Kamikaze» di Scarpa

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Massimiliano Parente

Nel primo decennio del Duemila non si faceva altro che parlare di Occidente. Erano gli anni dei no global, con un secolo iniziato con una tragedia, l'11 settembre. Non che oggi non si parli ancora di Occidente, ma i no global, strano ma vero, sono diventati i sovranisti. Tra i più bei libri italiani in quegli anni, nel 2003, uscì per Rizzoli il romanzo di Tiziano Scarpa Kamikaze d'Occidente, e purtroppo se ne erano perse le tracce, se non l'avesse appena ripubblicato minimum fax. Chissà perché non Mondadori, o Rizzoli, o Einaudi, ma a proposito c'è da notare questo: la memoria storica dei libri è sempre più affidata alla media e piccola editoria. Anche a Adelphi, per carità, ma lì prima devi essere morto. È quello che sta facendo, oltre a minimum fax, anche La nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi, fregandosene, quando un libro è importante, di quanto abbia venduto o meno a suo tempo. E dunque grazie a minimum fax possiamo rileggere questo romanzo anomalo, ironico, folgorante, apocalittico ma non di quegli apocalittici noiosi, Scarpa mica è Nicola Lagioia. Che tra l'altro andò sulla scia di Scarpa pubblicando l'anno dopo Occidente per principianti, per poi darsi alla carriera, passare per lo Strega e diventare il direttore del Salone del Libro. Ma questa è un'altra storia.

Come un'altra storia è Kamikaze d'Occidente: qui c'è uno scrittore, che si chiama Tiziano come l'autore, che fatica a mettere insieme il pranzo con la cena, e si inventa mille espedienti, finché non viene assoldato addirittura dalla Cina per scrivere un best seller in grado di mostrare ai cinesi la decadenza occidentale. Un diario di bordo letterario spericolato, una spy story tragicomica, una riflessione profonda ma non seriosa né moralistica sul nostro essere occidentali. Erano tempi in cui essere decadenti aveva il suo fascino, come alla fine dell'Ottocento. D'altra parte il leitmotiv del libro è il «nobile cazzo» dello scrittore, usato in molteplici incontri sessuali, anche a pagamento. In fondo è quello che toccherà a tutti noi scrittori che tra poco, con la crisi della carta stampata, saremmo disoccupati.

Solo che dubito potremmo trovare la soluzione del protagonista di Kamikaze d'Occidente, l'Occidente continua a andare a rotoli e anche il «nobile cazzo» di Scarpa non si può più nominare, il femminismo del #metoo ha ammosciato anche quello.

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