Paolo Giordano
Mentre è sempre più probabile la sua partecipazione in gara al Festival di Sanremo (si dice con un brano firmato dalla sorprendente Amara), Fiorella Mannoia ha presentato il suo disco di inediti più convincente da tanti anni. Non a caso si intitola Combattente (come il primo singolo) ed è, come spiega lei, «quasi involontariamente autobiografico». «Chi non combatte nella vita, ha già perso». Ha cofirmato cinque brani e si è «regalata» la collaborazione con alcuni degli autori più vitali, da Giuliano Sangiorgi in L'ultimo Babbo Natale fino a sua maestà Ivano Fossati: «Se me l'avessero detto dieci anni fa, non ci avrei creduto: invece adesso canto un brano del quale ho scritto i testi e lui ha scritto la musica».
Insomma il disco eclettico di una interprete che, come dice nei primi versi, «forse è vero, mi sono addolcita, la vita mi ha smussato gli angoli». Ma - a trentacinque anni da Caffè nero bollente - rimane una delle artiste più curiose in circolazione. E lo dimostrerà anche il tour in partenza da Bergamo il primo dicembre (agli Arcimboldi di Milano il 12).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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