Cultura e Spettacoli

Morto il regista Carlo Vanzina

Il "re dei cinepanettoni" aveva 67 anni. La moglie Lisa e il fratello Enrico: "Ha lottato lucidamente contro la malattia"

Morto il regista Carlo Vanzina

È morto a Roma a 67 anni il regista Carlo Vanzina, che con il fratello Enrico scrisse e diresse i "cinepanettoni" che hanno fatto la storia del cinema italiano.

"Nella sua amata Roma, dov’era nato, ancora troppo giovane e nel pieno della maturità intellettuale, dopo una lotta lucida e coraggiosa contro la malattia ci ha lasciati il grande regista Carlo Vanzina amato da milioni di spettatori ai quali, con i suoi film, ha regalato allegria, umorismo e uno sguardo affettuoso per capire il nostro Paese", hanno annunciato oggi la moglie Lisa e il fratello Enrico.

Nato il 13 marzo 1951, Vanzina era figlio del regista e dello sceneggiatore Steno e (Stefano Vanzina) e di Maria Teresa Nati, oltre che fratello minore dello sceneggiatore e produttore Enrico Vanzina con cui ha scritto e diretto film di grandissimo successo e con cui ha popolato negli anni '80 e '90. È stato sposato con l'attrice Ely Galleani, dalla quale ha divorziato. Nel 1980 ha sposato la costumista cinematografica Marina Straziota, matrimonio durato fino al 1987. Si è risposato nel 1996 con Lisa Melidoni, da cui ha avuto due figlie.

Cresciuto, come il fratello, alla grande scuola del cinema italiano - suo padre è stato uno dei massimi registi di film di genere comico -, ha trovato presto un suo stile diventando alfiere di quella particolare evoluzione della commedia all'italiana verso un cinema di contaminazione in cui non disdegnava l'umorismo e le battute (e gli attori) di derivazione televisiva.

Dopo un apprendistato con Monicelli, con il padre Steno e con Sordi, ha formato con il fratello Enrico un'affiatatissima coppia di cineasti di grande versatilità capaci di realizzare una serie impressionante di film campioni d'incasso. Dopo il suo debutto dietro la macchina da presa nel 1976 con "Luna di miele in tre", ha realizzato in 40 anni circa 60 film lavorando con quasi tutti i più importanti attori italiani da Gian Maria Volontè a Sergio Castellitto, da Diego Abatantuono a Renato Pozzetto, da Paolo Villaggio a Gigi Proietti, Enrico Montesano, Vincenzo Salemme, Christian De Sica, Massimo Boldi, Enrico Brignano, Michele Placido, Virna Lisi, Monica Vitti, Monica Bellucci e Anna Foglietta.

I suoi primi successi sono giunti con la scoperta di Diego Abatantuono ("Eccezzziunale... veramente" e "Viuuulentemente mia", entrambi del 1982), seguiti subito dopo da "Sapore di mare" (1983), una commedia nostalgica dal sapore vacanziero.

Ben più importante per il cinema italiano, il primo "Vacanze di Natale" realizzato sempre nel 1983 e che ha dato il via a un nuovo genere, il cinepanettone, odiato dai critici e adorato dal pubblico. Questa formula è stata riproposta anche nelle pellicole successive - tutte campioni d'incasso - a partire da "Yuppies - I giovani di successo" (1986), per proseguire con "Sognando la California" (1992), "S.P.Q.R. - 2000 e 1/2 anni fa" (1994) e "A spasso nel tempo" (1996), "A spasso nel tempo - L'avventura continua" (1997).

Insieme al fratello Enrico, Carlo Vanzina ha tentato anche strade cinematografiche diverse, con risultati non sempre eccezionali: ha provato a rivisitare il genere noir ("Sotto il vestito niente", 1985), l'avventura in costume ("La partita", 1988), il poliziesco ("Tre colonne in cronaca", 1990) e la commedia meno farsesca ("Io no spik inglish", 1995). Nel 1999 fa debuttare nel suo film "Il cielo in una stanza" il giovane Elio Germano e Gabriele Mainetti (futuro regista di "Lo chiamavano Jeeg Robot").

Negli anni Duemila si è dedicato a remake o sequel di film popolarissimi negli anni '70.

Dopo "E adesso sesso" e "South Kensington", usciti nel 2001, l'anno successivo è la volta di "Febbre da cavallo - La mandrakata" (seguito del film di culto del padre Steno del 1976, "Febbre da cavallo").

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