Murakami e Gaiman per il "Nobel alternativo"

Il Nobel assegnato sulla base di moralità e trasparenza

Murakami e Gaiman per il "Nobel alternativo"

Come si dice in svedese «non tutto il male viene per nuocere»? Domanda retorica. Eppure si potrebbe riassumere così, con una domanda retorica (ma appiccicandoci davanti un bel «forse»), il senso di ciò che è accaduto, sta accadendo e, soprattutto, accadrà a breve.

La vicenda è nota: quest'anno il premio Nobel per la Letteratura non verrà assegnato, e non per la penuria dei candidati (quelli abbondano sempre), quanto per lo scandalo, fra luci rosse e fondi neri, che ha al centro il fotografo francese Jean-Claude Arnault, marito di Katarina Frostenson, cioè di un membro dell'Accademia di Svezia, la quale Accademia assegna il premio. Ne daremo due l'anno prossimo, per metterci in pari, hanno fatto sapere da Stoccolma.

Ma, sempre a Stoccolma, nella primavera scorsa si è costituito una sorta di Comitato di salute (letteraria) pubblica nel nome della trasparenza, della moralità etc etc creato da un centinaio fra scrittori, attori, librai, bibliotecari e giornalisti riunitisi nella Nya Akademien, cioè Nuova Accademia. Sul sito della quale, www.dennyaakademien.com/Nobel, fino al 14 agosto chiunque poteva votare il proprio candidato preferito. Un Nobel alternativo, deciso dal popolo del web e annunciato il 12 ottobre sarebbe stato una notiziona, ma...

Ma, appunto, ora un comitato di esperti (anche questo, come i candidati, non manca mai) ha scremato la compagnia, selezionandone 4, dai 47 che erano e facendo idealmente un giro del mondo dal sapore politicamente molto corretto: Maryse Condé, caraibica, 81 anni; Kim Thúy, vietnamita ma cittadina canadese, 50 anni; Neil Gaiman, il creatore di Sandman, inglese ma statunitense di fatto, 58 anni; e l'ormai immancabile Haruki Murakami, giapponese abbondantemente americanizzato, 69 anni. Insomma, il Nobel per la Letteratura, pardon, il suo clone, si è trasformato in uno Strega, soltanto con un quartetto al posto della cinquina.

Ritoccato,

ovviamente al ribasso, il compenso in moneta sonante per il vincitore: da 8 milioni di corone, circa 900mila euro, si passa a un milione di corone, 130mila euro. Immaginiamo da devolvere obbligatoriamente in beneficenza.

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