Quel tormentato esilio di due nemici per la pelle

In scena la storia di Mussolini e Nenni "Confinati a Ponza"

Quel tormentato esilio di due nemici per la pelle

Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sull'intima relazione fra cultura ed economia, su come si possa costruire virtuosamente una base dell'identità di un territorio foraggiandone spettacoli, deve venire sull'isola di Ponza. Qui, il sindaco Piero Vigorelli sembra non avere dubbi: avanti tutta con la cultura! Settanta eventi e i risultati si fanno sentire: più mecenatismo culturale, più turismo sull'isola.
Va in scena in prima nazionale, per la rassegna «Ponza estate», l'originale testo di Alberto Gentili Confinati a Ponza, che narra le vicende di quella estate del '43, che proprio a Ponza, decretarono la fine del fascismo. Da un lato il confinato politico Pietro Nenni, dall'altro il carcerato Benito Mussolini, che detesta essere chiamato «eccellenza», ha una terribile ulcera e del mare non sopporta le mosche e l'umidità; arrestato dal Re e da Badoglio, aspetta la sua fine qui piantonato dai Carabinieri. I due erano legati da una profonda amicizia nata nella militanza socialista e nella comune prigonìa nel carcere di Forlì per essersi opposti all'avventura coloniale africana nel 1912. La bella scenografia dello spettacolo realizzata da Susanna Proietti, non è soltanto una linda e modesta cucina lignea paesana che accoglie i due confinati eccellenti; è la viva dimostrazione di affetto nei confronti dell'isola e della sua memoria storica. Un po' il simbolo di questo progetto: ogni singolo elemento di attrezzeria infatti, è il frutto della collaborazione della gente ponzese entusiasta di questo spettacolo teatrale.
Chi ha regalato la propria macchina da cucire, chi alcune bottiglie originali dell'epoca, chi il ritratto di San Silverio protettore. In questo teatro di memoria come non ricordare la vivandiera, la vera cuoca di Nenni e Mussolini vissuta fino all'anno scorso, testimone del sincero e combattuto rapporto fra i due. Farà di tutto lei, l'umile Luisa, affinché i due «nemici per la pelle» si possano rivedere per l'ultima volta.

Staordinari gli interpreti: Francesco Maria Cordella che firma anche l'allestimento è Benito Mussolini, Stefano Onofri il socialista unitario Pietro Nenni e la giovane Luisa, l'attrice napoletana Carmen di Marzo, che riesce a conferire a questo personaggio accenti di sorprendente verità ed ironia. La prima, un successo.

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