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Scala, oggi cda su scioperi e nomine

Scala, oggi cda su scioperi e nomine

È in un clima teso, come quello del Macbeth, la tragedia shakespeariana in cartellone in questi giorni alla Scala, che oggi si riunisce il Cda del teatro milanese. Era in scena anche ieri sera ma la recita è saltata per uno sciopero indetto dai sindacati per la «grave situazione» in cui versa il teatro. Si parla di tagli, di mancato rispetto dei patti integrativi, di bilanci in crisi. Ma soprattutto il nodo da sciogliere è quello del sovrintendente che dovrà sostituire Stephane Lissner, in partenza per l'Opera di Parigi dal 2015. Per il delicato posto circolano diversi nomi. Il vicepresidente Bruno Ermolli, a quanto si apprende, avrebbe già una lista da sottoporre, pare di 5 candidati. Ma il totoelenco è molto più corposo. Si parla di Sergio Escobar, attuale direttore del Piccolo (dove potrebbe sbarcare Andrée Ruth Shammah), di Walter Vergnano, che ha un contratto fino al 2014 con il Regio di Torino, di Cristiano Chiarot, dal 2010 alla guida della Fenice di Venezia. Qualcuno scommette anche su Pierre Audi, responsabile dell'Opera di Amsterdam e sull'ex star della Scala, Riccardo Muti.

Sembra che il sindaco Pisapia voglia il nuovo dirigente entro l'estate, ma uno dei primi scogli da superare sarà la risoluzione del contratto che lega Lissner alla Scala fino al 2015. La questione è l'eventuale doppio stipendio da pagare. Lissner prende un milione di euro e a lui si dovrebbe affiancare il nuovo sovrintendente. RS

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