X Factor, la sfida del vincitore inizia ora

Oggi il verdetto di X Factor. E Sky annuncia: "La nuova giuria? Iniziamo a pensarci da domani"

X Factor, la sfida del vincitore inizia ora

Per Alessandro Cattelan è «un programma dandy». Per la cronaca X Factor chiude stasera l'edizione più vista e twittata della propria storia su Sky. E la chiude sul palco di 1600 metri quadrati del Forum di Assago con sedici telecamere full HD e 800 proiettori motorizzati di ultima generazione. «I dati sugli ascolti sono importanti ma per noi è stato più importante aver creato interazione con il pubblico», ha spiegato Andrea Scrosati, executive vice president programming di Sky. Senza dubbio, gli oltre due milioni di tweet e i quasi venti milioni di voti parlano chiaro: X Factor è un kolossal per il quale Luca Tomassini ha studiato un'altra puntata «sorprendente» e che stasera schiera un elenco di star lungo da qui a lì. David Guetta, ossia in questo momento il deejay più famoso del mondo, si esibirà per la prima volta con una band. I Saint Motel si consacrano come rivelazione del 2014. E quattro pesi massimi della nostra canzone d'autore duetteranno con i quattro finalisti. Nell'ordine, Malika Ayane con Madh in Moon . Arisa con Mario ne La notte . Gianna Nannini con Lorenzo per Sei nell'anima e Tiziano Ferro con Ilaria in Sere nere . Alla fine di una gara in tre manche arriverà il vincitore che da domani inizia un'altra sfida, forse ancora più importante. Quella di conquistare per davvero il mercato discografico, missione sempre più difficile in una fase come questa. Ieri, incontrando i giornalisti giusto a pochi passi di distanza dal palco del Forum, i quattro ragazzi avevano lo sguardo incredulo di chi si sta giocando l'occasione della vita. E hanno mostrato un equilibrio insolito per chi, così giovane, si trova su di un palco così importante. Segno dei tempi. Ad esempio Ilaria, che ha sedici anni, ha dato risposte argomentate e pacate. E Mario ha fatto battute come un entertainer consolidato. Insomma, la nuova vita dei talent show si valuta anche da questi particolari. E chissà se l'inventore del format, il celeberrimo Simon Cowell, si sarebbe aspettato un'evoluzione del genere. Ieri ha partecipato alla conferenza stampa con un videomessaggio nel quale spiccava la battuta: «Morgan è come la Torre di Pisa, è lì da anni e non se ne andrà mai. È un tesoro nazionale e io l'adoro».

Però i responsabili italiani ieri non hanno voluto sbilanciarsi, limitandosi a dire che «inizieremo a pensare solo da domani quello che succederà nella prossima edizione». Di solito si dice che squadra che vince non si cambia. E la cautela della produzione fa pensare che invece si cambierà.

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