Sorpresa, alla fiera del libro di Londra il più conteso è l'ex cantante dei Pulp

È stato il testo del divo pop Jarvis Cocker a far fibrillare il mercato

Sorpresa, alla fiera del libro di Londra il più conteso è l'ex cantante dei Pulp

da Londra

Aggirandosi tra i padiglioni della London Book Fair - la principale fiera del libro inglese e, insieme alla Buchmesse di Francoforte, la kermesse editoriale europea più importante per la compravendita di diritti conclusasi l'altro ieri -, si direbbe che l'editoria cartacea non solo non sia in crisi ma goda di ottima salute.

In effetti le vendite di libri in Gran Bretagna hanno registrato un incremento del 4% rispetto all'anno precedente. Dati in controtendenza a quanto affermato solo pochi anni fa da esperti e (presunti) guru dell'editoria che davano il libro cartaceo per morto a discapito dell'ebook. Non a caso Steve Bohme, direttore del Nielsen Book Research U.K., riferendosi al rapporto di Nielsen sullo stato dell'industria libraria inglese, ha parlato di un «rinascimento della stampa» confermato dalla crescita del mercato anche tra i più giovani.

A tenere banco in questa edizione della fiera londinese, paese ospite la Polonia, è stata la Brexit sulle cui conseguenze per l'editoria si sono interrogati giornalisti e addetti ai lavori sia con convegni e conferenze sia con la pubblicazione di novità e pamphlet. Allo stesso tempo l'editoria internazionale ha approfondito il fenomeno dei populismi e la vittoria di Trump; la casa editrice Verso Books, per esempio, ha pubblicato un'inchiesta di David Neiwert intitolata Alt-America sottotitolo «L'ascesa della destra radicale nell'epoca di Trump» che indaga la diffusione dell'estrema destra negli Usa e il ruolo svolto nell'elezione presidenziale.

Le tendenze editoriali del momento sono state intercettate alla perfezione dall'editore I.B. Tauris specializzato in saggistica storico-politica che ha presentato Brexit. How Britain left Europe di Denis Machshane e si è concentrato su un altro filone ampiamente trattato in questa edizione della London Book Fair: l'islam, l'ISIS e l'estremismo religioso con due titoli di punta, Radicalized. New Jihadists and the threat to the west di Peter R. Neumann e The origins of Isis. The Collapse of Nations and Revolution in the Middle East di Simon Mabon and Stephen Royle. Legato a questi temi è il conflitto siriano su cui si basa My House in Damascus. An inside view of the Syrian Crisis di Diana Darke edito da Haus publishing, casa editrice indipendente molto attenta al nostro paese con in catalogo vari libri di viaggio (da Palermo all'Umbria) e un testo di Richard Owen, corrispondente di The Times in Italia, intitolato Hemingway in Italy di prossima pubblicazione anche in italiano.

Se la principale trattativa della fiera è stato il libro della popstar inglese Jarvis Cocker, con otto case editrici a contendersi il testo dell'ex cantante dei Pulp con offerte che hanno superato le centomila sterline, per la narrativa le novità più interessanti sono state l'annuncio dell'uscita del nuovo romanzo del due volte vincitore del Man Booker Peter Carey nel gennaio 2018 e la pubblicazione del terzo romanzo di Eleanor Catton, popolare autrice di thriller.

Tra i circa 40 editori italiani che hanno partecipato alla fiera, di cui la metà in uno stand realizzato dall'Associazione Italiana Editori e dall'Ice, si è contraddistinta la Nave di Teseo.

La casa editrice di Elisabetta Sgarbi si è aggiudicata i diritti per l'Italia del nuovo libro di Thomas Piketty Viva la sinistra americana e Per un trattato di democratizzazione dell'Europa sempre di Piketty. Altre acquisizioni importanti sono state il libro di Michel Houellebecq, In presenza di Schopenhauer, e i romanzi Il lido dell'esordiente Libby Page e Pussy di Howard Jacobson, Man Booker Prize nel 2010.

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