Cultura e Spettacoli

Venezia, tre premi all'Italia

Coppa Volpia a Elena Cotta, premio Orizzonti a Uberto Pasolini

Venezia, tre premi all'Italia

L'Italia trionfa alla Mostra del cinema di Venezia, dove ha conquistato tre premi: non succedeva dal 1998.

Leone d'oro a "Sacro GRA", di Gianfranco Rosi, mentre la Coppa Volpi per la migliore interpretazione è andata a Elena Cotta protagonista di "Via Castellana Bandiera" di Emma Dante. Terzo premio tricolore è Orizzonti per la migliore regia, a Uberto Pasolini per Still Life.

"Non mi aspettavo di vincere un premio così importante con un documentario. Ringrazio Bertolucci e il direttore del Festival Alberto Barbera che ha avuto fiducia in questo film e ha rotto una breccia: finalmente il documentario si confronta con la finzione, il documentario è cinema", ha commentao Gianfranco Rosi ritirando il Leone d’oro.

Leone d'argento a "Miss Violence", di Alexandros Avranas che conquista anche la Coppa Volpi per il migliore attore che va al supercattivo Themis Panou che gestisce la sua famiglia come un bordello, tra violenza, suicidi e pedofilia. Il Gran Premio della Giuria è invece andato a "Cani randagi", il racconto, attraverso silenzi e attese, di un padre e due figli homeless persi nei ritmi di una metropoli indifferente del regista e sceneggiatore taiwanese di origini malesi Tsai Ming-liang. Al giovane Tye Sheridan il premio Marcello Mastroianni andato aper la sua interpretazione in "Joe" di David Gordon Green dove interpreta il figlio di un padre manesco e alcolizzato. Stessa violenza, quella più nascosta, quella che avviene dietro le rassicuranti mura di
un’abitazione, è stata oggetto del Premio Speciale della Giuria in "La moglie del poliziotto" di Philip Groening. Il Leone del futuro - Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis va invece a "White shadow" della Settimana della Critica che racconta la maledizione di essere albini in africa in cui si crede alle proprietà taumaturgiche delle varie parti del loro corpo.

"Philomena di Stephen Frears, Favorito fino all’ultimo ottiene solo il Premio per la migliore sceneggiatura a Steve Cogan e Jeff Pope.

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