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Il 2021 d'oro dell'Italia non finisce più. Anche il football americano re d'Europa

Il Blue Team batte in una finale senza storia la Svezia in casa sua e dopo trentaquattro anni torna sul gradino continentale più alto

Il 2021 d'oro dell'Italia non finisce più. Anche il football americano re d'Europa

Il cielo è sempre più Blue. Un altro trionfo italiano per un tricolore che continua a sventolare in alto: l'Italia del football americano è campione d'Europa di football americano. Il «Blue Team», come vengono chiamati i ragazzi di coach Davide Giuliano, ha battuto la Svezia a Malmoe, a casa sua. Un trionfo mai in discussione quello della nostra nazionale, come recita il punteggio apparso sul tabellone: 41 a 14. Trentaquattro anni dopo l'ultimo successo continentale, finalmente ce l'hanno fatta. E non può essere un caso se questa vittoria sia arrivata proprio nell'anno magico dello sport italiano.

In Europa, quest'anno, negli sport di squadra siamo quasi imbattibili: abbiamo vinto nel calcio e nella pallavolo (sia con la nazionale maschile che femminile), nella pallanuoto (ma a livello di club, grazie alla Pro Recco) e nel softball: ci mancava giusto il football a consolidare questo straordinario 2021. Ieri, in uno stadio storico e di fronte ad una bella cornice di pubblico - lo stadio aveva una capienza massima di oltre 25.000 posti senza particolari restrizioni o protocolli - il «Blue Team» giocava in trasferta, contro i padroni di casa. Così come era accaduto alla Nazionale di calcio di Roberto Mancini a Wembley, in Inghilterra, o a quella di volley di Davide Mazzanti in Serbia. Oppure agli uomini di Meo Sacchetti nel preolimpico di basket a Belgrado. E il risultato è stato il medesimo: un tripudio italiano.

Quella di ieri, è stata una sfida a senso unico. Dopo i primi due quarti di gioco, infatti, l'Italia aveva già le mani sulla vittoria. Clamoroso il punteggio dopo il primo tempo: 34-0. Svezia annichilita. Dopodiché, c'è stato solo un momento di incertezza nel terzo parziale, quando abbiamo subito un touchdown degli svedesi. Ma per il resto, non c'è stata partita: l'Italia ha letteralmente dominato questa finale, dimostrando una superiorità tecnica ma anche fisica che probabilmente nessuno si aspettava. Il premio di miglior giocatore del torneo è stato consegnato nelle mani di Luke Zahradka, il 30enne quarterback dei Seamen Milano che ha gestito al meglio i lanci e le corse. Ma sarebbe riduttivo soffermarsi sui meriti di un singolo elemento, in quanto a fare la differenza è stato il collettivo.

E' una gioia immensa per il football americano e per tutto il suo movimento, che ieri ha potuto celebrare il terzo titolo della sua storia, dopo il 1983 e il 1987, oltre a qualificarsi automaticamente per i Campionati del Mondo dell'anno prossimo. Un bel traguardo arrivato dopo tanti anni di difficoltà, di sacrifici da parte di tutti: atleti, allenatori, società e Federazione. Ha pagato la scelta di puntare su un gruppo di tecnici e di giocatori e di credere nella bontà del progetto. Un successo che conferma la crescita di tutto il movimento e dei ragazzi italiani, molti di questi in campo semplicemente per mera passione, i quali non hanno mollato un centimetro in una delle discipline più dure in assoluto.

Complimenti.

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