Tra aggressioni, insulti e minacce: arbitri italiani pronti allo sciopero

370 "fischietti" feriti ogni anno. Dalle serie A ai campionati meno prestigiosi, promettono di fermare le gare se non saranno presi provvedimenti

Tra aggressioni, insulti e minacce: arbitri italiani pronti allo sciopero

Duemila episodi di violenza in cinque stagioni, 370 feriti ogni anno. Numeri pesanti, che raccontano un lato del calcio italiano meno esposto ai riflettori, ma che devono far riflettere. Li riporta La Stampa, sottolineando in un'inchiesta sul numero di oggi come aggressioni e insulti agli arbitri siano una vera e propria piaga.

Non si tratta, ovviamente, soltanto delle serie maggiori. In ballo ci sono i direttori di gara di ogni grado, dalla serie A fino ai campionati meno rilevanti, che ora minacciano lo sciopero generale se non verranno presi provvedimenti. Tra i territori più a rischio, secondo il quotidiano torinese, il Salento, "come andare al fronte" per fischietti di quindici o sedici anni.

Marcello Nicchi, numero uno dell'Aia, l'associazione degli arbitri, parla chiaro: "Se dal consiglio federale in programma giovedì

prossimo non usciremo con una serie di misure concrete fermiamo i campionati. Non possiamo restare fermi ad aspettare il peggio". E dopo che la Federcalcio ha recepito il messaggio, aspetta una risposta dalle istituzioni.

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