Il Bayern Monaco di Carlo Ancelotti non ha passato una bella estate, complici le tantissime sconfitte subite in amichevole. L'ex tecnico di Psg, Milan, Chelsea e Real Madrid, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha parlato del campionato di Serie A che prenderà il via tra 12 giorni: "Favorita per lo Scudetto? La Juve ha vinto sei titoli consecutivi, ovvio che sia ancora la favorita. Manca Bonucci? Sì, la squadra di Allegri ha una mentalità vincente e con questa mentalità può sopperire a qualsiasi partenza. E poi il mercato non è mica finito, qualcuno lo prenderanno. Intanto è arrivato Douglas Costa, che avevo io: bel giocatore, rapido, fantasioso, in Italia farà bene. L’importante è che i bianconeri trovino solidità in difesa, che è stato il reparto decisivo in questa lunga striscia di vittorie. Allegri sa il fatto suo, vedrete che sistemerà tutto alla perfezione".
Ancelotti ha poi del suo Milan, vista l'estate faraonica sul mercato: "Il Milan? Mi fa piacere vedere che sia tornato l’entusiasmo: San Siro strapieno per il preliminare di Europa League è un bel segnale. La gente ha fame di Milan, e questo è un punto di partenza notevole. I giocatori nuovi sono bravi, Montella è l’allenatore giusto per assemblarli. Sono curioso di vedere come li sistemerà. Però una cosa bisogna dirla: diamogli tempo, non si cucina un grande pranzo in mezz’ora. E alla prima sconfitta, lo dico perché so come siamo fatti noi italiani, non buttiamogli la croce addosso: il percorso di crescita prevede degli ostacoli e delle cadute".
Il tecnico emiliano ha poi dato la sua opinione anche sui cugini dell'Inter che hanno effettuato un bel precampionato: "Mercato poco scoppiettante? Aveva basi più solide. L’Inter ha messo in panchina un allenatore bravissimo: saprà motivare un gruppo che, a mio avviso, era forte pure l’anno scorso. E’ Spalletti il valore aggiunto. Poi se arriva anche qualche giocatore sarà il benvenuto... Borja Valero, ad esempio, è una garanzia.
E Icardi, come il mio Lewandowski, ha il meraviglioso vizio di buttarla sempre dentro, cosa che nel calcio fa spesso la differenza alla faccia di schemi, moduli e strane teorie. Il portiere para, il centravanti fa gol e tu vinci le partite: semplice, no?".
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