La Juve aveva due problemi da risolvere: 1) trovare un acquirente per Higuain chiuso dall'arrivo di CR7 che pagasse cartellino e stipendio, entrambi molto costosi; 2) per preparare l'assalto alla coppa dalle grandi orecchie, blindare la difesa che la presenza di Caldara, alla prima esperienza, rendeva meno sicura, più fragile. Marotta li ha risolti entrambi in modo brillante, sia per i conti del bilancio, sia per quelli di natura strettamente tecnica. Ha ceduto Higuain al Milan senza perdere nemmeno un euro, ha riportato Bonucci in bianconero recuperando una cospicua plus-valenza dalla valutazione di Caldara (valutato 40 milioni, pagato 25 milioni). Evidente il piano di casa Agnelli: questo è l'anno del o la va o la spacca in Champions league. Perché l'arrivo di Cristiano Ronaldo non è rimasto isolato. È stato accompagnato da quelli, ora sottovalutati e ignorati dal tifo, di Cancelo (al posto di Lichsteiner), di Emre Can (al posto di Sturaro) e di Bonucci appunto (al posto di Caldara). È un potenziamento da mille e una notte che punta ad aggiungere fisicità e classe, talento purissimo e numero industriale di gol. Di più e di meglio non è lecito chiedere.
Il Milan aveva due problemi da risolvere: 1) trovare un centravanti da doppia cifra che colmasse la lacuna più nota del mercato di Fassone e Mirabelli; 2) far partire Bonucci che ne ha fatto richiesta in tempi sospetti (a cavallo tra Natale 2017 e gennaio 2018) senza creare un buco clamoroso nel ruolo. In poche ore, Leonardo li ha risolti entrambi con apprezzabile risultato contabile. Higuain è il massimo cui Gattuso potesse aspirare per il suo deficit. Chi ha immaginato che il ridotto fatturato di gol dell'argentino a Torino fosse dipeso da involuzione personale è fuori strada. C'è una sola spiegazione a quel dato: col Napoli di Sarri trascorreva il 70% del tempo in area altrui, con la Juve di Allegri, quel tempo si è ridotto della metà circa. Per rispettare i paletti dell'Uefa, Leonardo (col contributo dell'avvocato Cantamessa, esperto in contratti, un altro ritorno salutato da consensi unanimi) ha studiato la formula del leasing grazie alla quale l'acquisto risulta prestito oneroso con diritto di riscatto successivo (non obbligo perché a Nyon valutano quest'ultimo un pagamento a rate). La rinuncia all'esperienza di Bonucci in cambio della gioventù di Caldara è una scelta di qualità che valorizza la vocazione societaria (età media sui 25 nel campionato passato) e tiene conto di un altro dettaglio: l'atalantino avrà al suo fianco Conti col quale a Bergamo ha fatto ditta in modo esaltante. La quotazione dei due difensori (40 milioni ciascuno) consente a Leonardo di ricavare qualche milioncino dalla cessione di Bonucci e apre la questione del capitano da risolvere velocemente.
Sulla carta, allora, il giro di mercato tra Juve e Milan è finito 2 a 2.
Dal campo arriveranno probabilmente risultati di segno diverso e dovremo presto rifare la contabilità delle operazioni. Ultima annotazione: la Juve ha fatto mercato col Milan e non con altre concorrenti (Napoli, Inter e Roma cioè) perché l'ha giudicato ancora molto lontano dal proprio standard (rivedere la finale di coppa Italia).
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