Balotelli: "Se battiamo il Costarica, voglio un bacio dalla regina"

SuperMario si prepara ad affrontare il Costarica nella seconda partita del girone: "Voglio vincere il Mondiale"

Balotelli: "Se battiamo il Costarica, voglio un bacio dalla regina"

L’abbraccio del Brasile, il sì di Fanny alla proposta di nozze, il primo gol al Mondiale. E poi la gallery di campioni al quale è affiancato sulla spiaggia di Copacabana. C’è qualcosa di speciale nel Mondiale di Mario Balotelli. Lo ammette lo stesso SuperMario mentre si prepara ad affrontare il Costarica nella seconda partita del girone, dopo aver segnato il gol vittoria nella prima. "Se domani battiamo il Costarica voglio un bacio, ovviamente sulla guancia, dalla Regina". Un successo azzurro contro i Ticos lascerebbe infatti senza più speranze di qualificazione ai sudditi di sua Maestà, Elisabetta II.

"Qui in Brasile mi è scattato qualcosa di speciale - racconta alla vigilia della partita - per me il Mondiale è la cosa più importante che esista. Il pallone d’oro scompare, al confronto. Di Champions o scudetto poi non parliamo...". Facile, forse perfino scontato, per spiegare la metamorfosi di un campione fuori dall’Italia. Non fosse che accostata a uno come Balotelli la parola "semplica" suona come un paradosso. Lo ha ricordato José Mourinho che usava spesso la bacchetta di legno: "Col fisico e la tecnica che ha, Mario ha ancora enormi potenzialità. Sono doni che Dio gli ha regalato". Con la maglia del Milan si ribellò, un paio di mesi fa, a chi gli voleva appiccicare l’etichetta di "patrimonio del calcio italiano". "Basta con questa storia - rispose - io sono semplicemente Balotelli". Per tutti, l’uomo che può fare arrivare fino in fondo l’Italia a questo Mondiale.

Prandelli frena i suoi sogni di grandezza e cerca di mantenerlo coi piedi per terra: "Lo sarà se, come ha fatto con l’Inghilterra, non si risparmierà: altrimenti ci sarà un altro al suo posto...". E SuperMario mostra per una volta di aver compreso pienamente: "Io al fianco di Neymar o Messi? Non mi interessa essere una star, voglio vincere il Mondiale. E perciò mi interessa l’Italia". Provano ancora a pungolarlo con la storia del centravanti, il ruolo cui tutti lo spingono e al quale ora la nazionale lo costringe, anche contro la sua naturale tendenza all’anarchia. "Come mi trovo lì davanti da solo? Pur di giocare un Mondiale, accetto qualsiasi ruolo. Dopo il gol all’Inghilterra, vorrei farne tanti altri. E non mi interessa se può servire a vincere un pallone d’oro: scambierei senza problemi le mie reti con una nazionale che arriva fino in fondo". Non gli interessa la classifica marcatori e tantomeno i rumor di calciomercato che arrivano dall’Italia.

E, tutto sommato, anche le vicende personali sono vissute senza nulla togliere alla "concentrazione" agonistica. "La proposta di matrimonio a Fanny non c’entra nulla col Mondiale: l’avrei fatta quel giorno anche se non fossimo stati in Brasile - spiega - qui in Brasile sono molto sereno: non ho pressioni".

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