"Forse l'Inter gli sta sulle balle..." Ciclone Bonolis sul campionato. E sul Milan...

Ai microfoni di "FcInter1908" il noto conduttore tv ha anche parlato dei problemi societari dell’Inter ammettendo di essere stato contattato per entrare in una cordata di tifosi nerazzurri Vip

"Forse l'Inter gli sta sulle balle..." Ciclone Bonolis sul campionato. E sul Milan...

Nel segno della continuità. Anche quest’anno l’Inter continua a far soffrire i propri tifosi. La squadra nerazzurra alterna prestazioni convincenti ad altre poco lucide. Nonostante l’alternanza di risultati gli uomini guidati da Antonio Conte sono in lotta per lo scudetto: dopo 19 giornate, infatti, si trovano a soli due punti di distanza dai cugini rossoneri primi in classifica. Nonostante i giochi siano aperti molti si chiedono del perché di questi alti e bassi che hanno già pregiudicato il cammino nella Champions League. "Evidentemente c’è qualcosa di impalpabile e di palpabile che non riusciamo a superare. Credo che all’Inter, che tutto sommato gioca molto bene, non può mancare alcun tassello", ha spiegato Paolo Bonolis ai microfoni di "FcInter1908".

Difficile individuare il problema. Non c’è dubbio, però, che alla squadra manchi un qualcosa in mezzo al campo che garantisca qualità. "Ieri (sabato, ndr) alcuni giocatori, per quanto si siano impegnati, mi sono sembrati preoccupati per qualcosa o forse non era la giornata giusta. Conte ha sottolineato come ci sia maggior necessità di qualità nell’ultimo passaggio che poi effettivamente è quello che all’Inter continua a mancare", ha sottolineato il famoso conduttore tv che ha anche evidenziato come i due giocatori che dovrebbero garantire idee e concretezza, Sensi ed Eriksen, hanno finora deluso le aspettative. E così se manca chi inventa il gioco allora tutto la squadra ne risente perché "non si può chiedere l’ultimo passaggio a giocatori che invece fanno della corsa, dell’irruenza, della potenza, la loro prerogativa".

Gli arbitri

Oltre al gioco c’è la questione-arbitri evidenziata dalla polemica avvenuta tra l’allenatore e il direttore di gara Fabio Maresca nel corso dell’ultima partita. "Se gli arbitri, che sono essere umani, hanno dei conflitti interiori con determinate società, non credo che si stia parlando di una impossibilità o astrazione. Magari a Maresca l’Inter gli sta un po’ sulle balle", ha dichiarato ancora Bonolis che non ha apprezzato le mancate sanzioni ad Arslan e Samir ed il recupero assegnato giudicato "abbastanza insignificante rispetto alla evidente volontà dell’Udinese di perdere tempo". Il volto noto della tv ha, poi, affermato di credere che "sia anche nella disponibilità delle società dire che alcune persone sono meno gradite di altre, niente di male. Come può apparire palese che alcune squadre sono meno gradite di altre a determinati arbitri. Non sto parlando di malafede, ma di pura umanità".

I problemi societari

In questi giorni l’attenzione di molti è rivolta anche a quello che sta succedendo fuori dal campo. I problemi finanziari che sta affrontando il club sono un altro pensiero che non lascia sereni i tifosi. Bonolis spiega come il discorso sia "complesso" in quanto entrano in gioco non solo i desideri del tifoso "ma anche delle necessità economiche complesse che non sono più riconducibili ad un unica traiettoria nazionale". Il conduttore tv, però, confida che alla fine la dirigenza saprà risolvere tutto.

Suning è pronto a cedere l’Inter. Una notizia che lascia spiazzati. Anche Bonolis ammette di essere stato preso in contropiede "perché la forza finanziaria di Suning è gigantesca" ma se "la politica cinese impone ad aziende di non potersi muovere in un altro modo, lì c’è poco da fare. Sono cinesi e come tali devono rispondere al governo cinese”.

All’orizzonte, quindi, si addensano nubi. Secondo alcune voci ci potrebbe essere una cordata di tifosi nerazzurri Vip pronti ad intervenire, tra cui lo stesso Bonolis. Quest’ultimo ha ammesso che l’idea era balenata nella testa di alcuni ma per il momento è tutto fermo. "Mi hanno chiamato- ha continuato il conduttore- hanno provato a ragionare su cosa si sarebbe potuto fare, ma poi non li ho più sentiti. Non ho idea a che punto sia il tutto, quale fattibilità ci sia e chi sia coinvolto”. Ci sarà tempo per chiarire la questione.

Top e flop

Nel frattempo, Bonolis è tornato a ragionare su questioni più legate al campo tanto che ha indicato in Hakimi, Barella Bastoni e Brozovic i giocatori che più lo hanno sorpreso nel girone di andata. Viceversa il conduttore ha indicato in Vidal il calciatore che lo ha deluso di più. "Continuo a pensare che l’esperienza ha un valore indubbio nel calcio", ha spiegato il conduttore tv che, però, ha evidenziato come "chi ha costruito il suo successo sulla prepotenza fisica e sul dinamismo, a una certa età… Mentalmente continua a voler fare quelle cose, fisicamente non ce la fa". E ciò, secondo Bonolis, gli si ritorce contro perché il cileno "diventa parzialmente inutile e soprattutto dannoso".

Discorso a parte per Eriksen che, arrivato quasi come salvatore della Patria, è ben presto uscito dai progetti tecnico-tattici di Conte."La scintilla la speri sempre. Mi sembra che abbia un’attitudine che non è da Conte. Ha un dinamismo che è inadeguato, non gli vedo mai recuperare un pallone, non gli vedo mai fare una corsa aggressiva. In una squadra molto dinamica risulta una nota stonata, fuori luogo". Il conduttore, però, chiede tempo per il danese tanto che si spinega ad usare un paragone che può sembrare piuttosto azzardato: "Mi ricordo il primo anno di Platini alla Juve e fu grottesco, quindi non lo so. Finora dell’Eriksen che si paventava non vi è traccia".

La lotta scudetto e la questione-rigori

La corsa scudetto quest’anno è più aperta che mai. Anche perché non ci sono squadre che hanno dominato in modo netto nel girone di andata. Ognuna ha qualità e debolezze. Nel gruppo di squadre che possono ambire al titolo Bonolis inserisce la Juventus, il Milan, l’Atalanta, la Roma e la Lazio. Oltre alla stessa Inter. "Saremo lì- ha garantito- a fare gomitate con gli uni e con gli altri e vediamo cosa viene fuori”.

In questa prima metà del campionato vi è una cosa che ha stupito Bonolis: "la quantità inaudita, almeno storicamente non che siano sbagliati" di rigori fischiati ai cugini rossoneri.

"Questo non deve togliere valore al Milan, ma sicuramente è un bonus non indifferente per i risultati ottenuti, anche perché credo che l’80% dei rigori assegnati siano occorsi per sbloccare il risultato o per riacciuffarlo. No che non ci fossero, però una certa serenità nella buona disponibilità nel concederli deve esserci stata per forza perché sono veramente tanti". Manca meno di un mese al derby ma la sfida è già lanciata.

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