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Brasile-Argentina, il superclasico all'ultimo gol

Le grandi rivali alla pari nelle reti segnate negli scontri diretti: 159. Rischia di più l'Albiceleste

Brasile-Argentina, il superclasico all'ultimo gol

Più di 100 anni di rivalità. Da Pelé a Maradona, ma stasera è Neymar contro Messi. Brasile-Argentina si ritrovano proprio al Mineirão di Belo Horizonte, dove nel 2014 i verdeoro subirono la più pesante sconfitta della loro storia: il famoso 7-1 contro la Germania nella semifinale mondiale. Ora l'obiettivo delle due nazionali è qualificarsi a Russia 2018 con il Brasile che guida il girone di qualificazione, mentre l'Argentina è in difficoltà.

Non c'è Dybala, ma i vice campioni del mondo possono contare sull'altro attaccante bianconero, Higuaín, per provare a infrangere il tabù: il Brasile non è mai stato battuto in casa sua nelle qualificazioni mondiali. L'albiceleste deve vincere perché si trova al sesto posto nel girone sudamericano che qualifica quattro delle dieci nazionali direttamente a Russia 2018 mentre la quinta disputerà il ripescaggio. Quindi in questo momento Messi e compagni sono fuori dalla zona qualificazione. Non solo per colpa della loro discontinuità di risultati, ma anche per le penalizzazioni altrui. La Bolivia ha perso i punti della vittoria sul Perù e del pareggio col Cile per avere schierato il centrocampista Nelson Cabrera, paraguaiano naturalizzato boliviano. Arrivato in Bolivia nel 2013, non ha ancora compiuto i cinque anni di residenza richiesti dalla Fifa per cambiare nazionale. Meglio per il Cile, salito al quinto posto scavalcando proprio l'Argentina.

E così Brasile-Argentina (0.45 ora italiana diretta Sky Sport3) non è solo l'eterna sfida. Oltre al duello in casa Barcellona con Messi-Mascherano contro Neymar, c'è pure uno scontro juventino: Higuain contro Daniel Alves. Il laterale bianconero sarà il capitano brasiliano. La fascia avrà la scritta Eterno Capitano, in omaggio a Carlos Alberto Torres, scomparso lo scorso ottobre. Il terzino destro campione mondiale col Brasile nel 1970, autore del quarto gol verdeoro nel 4-1 della finale contro l'Italia, ed era anche il capitano. Dani Alves in suo onore indosserà anche la maglia numero 4, quella del capitano del '70, anziché il solito 2. Si ritrovano di fronte anche l'interista Miranda, titolare del Brasile, e il laziale Biglia. Ma con l'arrivo di Pioli all'Inter il centrocampista potrebbe diventare un obiettivo di mercato dei nerazzurri. Avversari oggi e magari compagni domani. Un altro interista, Banega, non sarà titolare. La panchina produce effetti contrapposti: Gabigol alle prese con il difficile ambientamento all'Inter, ha perso la nazionale. Invece Alisson, panchinaro della Roma, è titolare. A proposito di panchine i due ct pochi mesi fa si sfidano in un derby della città di San Paolo, adesso guidano le nazionali. Solo uno scontro diretto tra Tite (Corinthians) e Bauza (San Paolo) nel 2016: Tite vinse 2-0.

Ora si giocano un derby storico che non mette d'accordo nemmeno sulle statistiche. Brasile e Argentina raccontano numeri diversi su vittorie e sconfitte, mentre la Fifa considera finora 102 incontri: 39 vittorie brasiliane, 37 argentine, 26 pareggi. Curioso l'equilibrio perfetto nei gol fatti: 159 reti a testa.

È proprio l'eterna sfida.

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