Brasile 2014

È un Brasile senza pace: meglio il Cile o l'Olanda?

Scolari può qualificarsi anche con una sconfitta, ma con il Camerun già eliminato si gioca la testa del girone e l'avversario negli ottavi

È un Brasile senza pace: meglio il Cile o l'Olanda?

Rio de Janeiro - In un Mondiale di colpacci sarebbe possibile l'eliminazione precoce del Brasile? Eventualità molto difficile, ma non impossibile. Alla squadra di Luiz Felipe Scolari basta un semplice pareggio oggi col Camerun per passare il turno e poi affrontare Olanda o Cile. Anche con la sconfitta potrebbe qualificarsi dipende dal risultato di Croazia-Messico. Ma potete immaginare cosa rappresenterebbe per il Brasile essere eliminato in casa al primo turno? L'ultima volta accadde nel 1966, in Inghilterra, nel girone in cui si qualificarono Portogallo ed Ungheria e nel quale c'era anche la Bulgaria. All'epoca i verdeoro tentavano il terzo titolo consecutivo. Per il Brasile sarebbe una tragedia più grave del Maracanazo 1950, la sconfitta nella partita decisiva con l'Uruguay. Nel 1978 in Argentina, dopo due pareggi nelle due prime giornate, il Brasile superò l'Austria e riuscì a qualificarsi alla seconda fase. Nei Mondiali successivi vinse sempre le prime due gare e alla terza giornata del girone era già qualificato alla fase successiva. Nel 2014, una vittoria sulla Croazia per 3-1 e un 0-0 col Messico: nonostante fosse al comando del girone per miglior differenza reti non aveva ancora la qualificazione in tasca.
A giudicare dalla partitella di sabato, Scolari è tornato al modullo tattico dell'esordio col tridente Hulk-Fred-Neymar in attacco. Contro il Messico, ha preferito rinuncoiare a Hulk, infastidito nei giorni precedenti da un guaio alla coscia sinistra, ma in grado di giocare. Al suo posto aveva schierato dall'inizio Ramires, un centrocampista, sostituito da Bernard, più offensivo, all'intervallo. Salvo cambi dell'ultima ora Fred sarà nuovamente titolare. Il centravanti, in ombra nelle due prime partite, gode della fiducia del commissario tecnico, che lo aveva già schierato durante la Confederations Cup 2013. All'asciutto contro Giappone e Messico, segnò una doppietta contro l'Italia, un gol in semifinale contro l'Uruguay, e poi due contro la Spagna in finale. Cinque in totale. Già in quell'epoca, il ct garantiva Júlio César in porta e Fred da centravanti. Ruoli di fiducia. Nel corso della gara con il Messico, Jô ha sostituito Fred al 68' senza successo. Un'eventuale opzione sarebbe Neymar in quel ruolo: una specie di centravanti non fisso. Anche Paulinho, opaco in questo inizio di Mondiale, sembra avere mantenuto il posto da titolare a centrocampo.

C'è però un allarme per le partite truccate. Per Ralf Mutschke, direttore della sicurezza della Fifa, Camerun-Brasile, oggi a Brasília, è ritenuta una partita ad alto rischio più della gara di apertura e della finale del Mondiale. Il timore esiste perché il primo posto nel girone sarà determinato dalla differenza reti. E gli africani sono già eliminati, quindi non hanno più niente da perdere. Una squadra comandata da Mutschke monitora siti web di scommesse, cresciuti in modo spaventoso negli ultimi anni. Ma nessun sospetto è comprovato finora, secondo il dirigente. I giocatori del Camerun, peraltro, hanno avuto problemi coi loro dirigenti prima di arrivare in Brasile: discutevano i premi per la manifestazione e minaccivano di non partire. Eto'o dice che vuol vedere i padroni di casa in finale, ma l'ex interista sottolinea: «Tiferò per il Brasile, ma soltanto dopo questo lunedì». Le nazionali di Brasile e Camerun si sono scontrate quattro volte: tre vittorie sudamericane e una africana, avvenuta alla Confederations Cup 2003, 1-0 gol di Eto'o in Francia. Nei Mondiali, un trionfo brasiliano, 3-0, negli Stati Uniti 1994. Nelle Olimpiadi, in cui non giocano le nazionali A, il Camerun eliminò il Brasile nel 2000 ai quarti, 2-1 col golden goal, cioè, chi segnava per primo ai supplementari vinceva subito la partita. Dettaglio: gli africani finirono la gara con due giocatori espulsi.

A Pechino 2008, Brasile 2-0, ai quarti.

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