Torino - Juventus-Inter non finisce mai. Ogni anno, un capitolo nuovo. Se non due, tre o quattro. Mettiamola così: fortunatamente per questa stagione le due squadre non si incroceranno più e per assistere a certi deliri verbali bisognerà aspettare qualche mese. O forse no. Perché ieri, davanti ai microfoni di Sky e Mediaset, ci ha pensato Gigi Buffon a tornare su quanto accaduto il 5 febbraio. Ovvero sulle proteste nerazzurre per i due presunti rigori non concessi e per la punizione battuta da Chiellini che avrebbe permesso a Icardi di lanciarsi verso la porta bianconera, se non fosse che l'arbitro Rizzoli non aveva autorizzato la ripresa del gioco. «Alcune interviste ha spiegato il numero uno bianconero e della nazionale - mi hanno fatto vivere momenti raccapriccianti. Non riesco ad apprezzare chi crea casi su questioni inesistenti. Tollero la polemica su cose veritiere, non su cose inesistenti. In quel caso devi stare zitto e pensare a migliorare. Se poi l'obiettivo è far fare la pañolada a Tizio e Caio, allora sei fuori strada completamente. E io non riesco ad apprezzarti né a stimarti». Pim, pum, pam. Palla al centro e via andare. «Non accetto che si parli del nulla, quella è soltanto strumentalizzazione. In quei giorni mi sono piaciuti tanto i media, davvero bravi ad allentare certe tensioni che non avevano davvero senso di esistere».
Insomma: per una volta non è colpa dei giornalisti, addirittura scagionati. Così come viene evidentemente assolto il Napoli, lui pure furibondo per le decisioni prese da Valeri nell'andata della semifinale di coppa Italia: seguendo il ragionamento del portierone, Hamsik e compagni avrebbero pertanto avuto qualche motivo di lamentela. Tant'è. E amici come prima, in attesa di recarsi al San Paolo il 2 e il 5 aprile. In ogni caso, «senza mezzi termini e senza retorica ha proseguito Buffon - non fatico a dire che il Napoli mi ha davvero appassionato contro il Real Madrid. Ho tifato per loro con tutto il cuore, come del resto avevo fatto all'andata. E' una squadra che stimo. Ed è bello che una formazione sulla carta inferiore a quella spagnola, per quello che riguarda i valori dei singoli, sia comunque riuscita a giocarsela alla pari per quasi un'ora. Purtroppo so cosa si prova in certi momenti, avendo perso tanto anche io. Il fatto di essere mentalmente con loro mi ha fatto realmente piacere: mi sono sentito sano. Ed è una cosa importante».
Sperando che l'Inter, per bocca di qualche tesserato, non torni ancora sull'argomento, Buffon si è poi dedicato al futuro della sua Juventus: «Il triplete? E' giusto sognare in grande e provarci sempre, ma bisogna anche tenere i piedi ben piantati a terra e operare con grande umiltà. Nulla ci è precluso, ma se vinceremo soltanto lo scudetto non sarà una delusione».
Intanto domani sera arriverà allo Stadium il Milan, altro momento importante nella rincorsa al sesto tricolore consecutivo in attesa poi di chiudere martedì prossimo la pratica del passaggio del turno di Champions, ospitando il Porto già battuto 2-0 in trasferta.
Giorni comunque caldi su tutti i fronti, compreso quello del mercato: Alexis Sanchez appare sempre più lontano dall'Arsenal e alla Juve piace da sempre, indipendentemente dalla guida tecnica. A proposito: ieri il Daily Star ha ipotizzato che proprio all'Arsenal, con Allegri in panchina, potrebbero approdare Donnarumma, Chiellini, Alex Sandro e Morata. Fantacalcio. Almeno per ora.
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