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C'è Signora & Signora. In Champions con la Juve la prima donna arbitro

Per la Frappart due assistenti uomini, CR7 da domare e "nessuna paura, io un esempio"

C'è Signora & Signora. In Champions con la Juve la prima donna arbitro

Per Madame l'arbitre - come la definì l'Equipe prima della sua direzione nella finale di Coppa del Mondo femminile nel luglio 2019 tra Stati Uniti e Olanda - un bel regalo di compleanno anticipato. Sì, perché la francese Stephanie Frappart, 37 anni il 14 dicembre, è stata designata come primo fischietto donna di una partita di Champions League maschile. E si troverà di fronte niente meno che Cristiano Ronaldo: il suo esordio avverrà infatti allo Juventus Stadium per la sfida tra i bianconeri e la Dinamo Kiev.

Un nuovo primato per l'arbitro di Val d'Oise, che un anno fa fu nominata Chevalier du Merite National dopo aver ottenuto il riconoscimento come miglior arbitro donna al mondo. Tra lo stupore generale era stata già scelta dal numero uno della commissione arbitrale Uefa Roberto Rosetti per dirigere la finale di Supercoppa Europea tra Liverpool e Chelsea il 14 agosto 2019. E dopo il debutto in Europa League il 22 ottobre scorso in Leicester-Zorya, ora quello in Champions, «violando» un altro palcoscenico finora riservato ai colleghi uomini. La Frappart ha fatto già meglio della sua collega e connazionale Nicole Petignat, un modello per lei, che si «fermò» a tre gare di qualificazione di Coppa Uefa.

«Sono alta 1,64, ma sul campo non ho mai riscontrato un problema legato alla mia altezza - ha raccontato la francese arbitro internazionale da 11 anni -. Diciamo che uso i trucchi per non trovarmi in difficoltà a causa di ciò: ho istituito una bolla sociale, ovvero una distanza minima di un metro tra me e i giocatori che mi impedisce di trovarmi in una posizione di inferiorità. Abbiamo provato che tecnicamente e fisicamente siamo come gli uomini, non abbiamo paura di sbagliare. Dopo il debutto in Ligue 1 (aprile 2019 in Amiens-Strasburgo, ndr) la mia vita è cambiata e ora sono più popolare nel mondo. Conosco le mie emozioni e so come gestirle: mi sono allenata anche per questo. Spero che il mio esempio serva per tutti gli arbitri donna e per le ragazze che aspirano a fare questo lavoro».

Nella finale di Supercoppa fu perfetta insieme alle sue assistenti donne, la francese Nicolosi e l'irlandese O'Neill. «E sorprendente è stata la sua prestazione atletica - sottolineò all'epoca Rosetti -: 16,1 chilometri percorsi nei 120 minuti (la gara finì ai rigori, ndr), quasi un record a questi livelli. Nell'occasione i due tecnici Klopp e Lampard, oltre che i giocatori, sono stati esemplari nel rispettarla per le sue capacità tecniche e non perchè è una donna». Domani a Torino avrà due assistenti uomini, i francesi Zakrani e Rahmouni. Ma la cosa non sembra preoccuparla..

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