Nella sua eleganza dialettica, Claudio Lotito non aveva potuto immaginare che il Frosinone, da lui indicato insieme con il Carpi come «squadre che non contano un c.. e che nessuno sa nemmeno dove siano e dunque chi mai potrà comprare i diritti tivù di queste squadre», sarebbe un giorno diventato protagonista in serie A. Lotito, dunque, non poteva pensare che oggi, anzi stasera, qualcuno avrebbe pagato euro seicentottanta, in numeri 680, ai bagarini davanti al Benito Stirpe di Frosinone per assistere all'arrivo della Juventus, anzi di Cristiano Ronaldo. Se qualcuno avesse ancora dei dubbi, è questo il valore ed è questo il significato, forse prosaico ma sicuramente polposo, della presenza di un fuoriclasse come CR7 nella nostra serie A. Ronaldo passa dalla lacrime di Valencia allo stupore della Ciociaria che si raccoglie nello stadio frusinate per assistere all'evento. Già tre anni orsono l'arrivo della Juventus provocò fervori e bagarini pronti a incassare trecento euro per un ingresso in tribuna autorità, oggi quello è il prezzo ufficiale, di vendita per lo stesso settore ma al mercato nero il prezzo è lievitato del centotrenta per cento, l'effetto Ronaldo si fa sentire e porta denari pesanti, stadio esaurito e tasche piene di chi ha fatto e, forse, farà ancora affaroni, nelle ultime ore prima del fischio d'inizio. Cristiano Ronaldo, dunque, è la vedette sul cartellone stasera, gli altri sono i campioni in carica ma la figurina del portoghese vale doppio, anzi triplo. Gli allibratori offrono le quote per una nuova espulsione, a 17 il rosso, a 4 il giallo dell'ammonizione, anche il respiro di CR7 fa business. Nella vita si può sempre sperare in un colpo di scena.
Il Frosinone fu capace dell'impresa nel pareggio a Torino con il gol di Blanchard, stasera prova il bis ripensando a una frase storica di un attore ciociario: «fusse che fusse la vorta bbona?» (Nino Manfredi, Castro dei Volsci 1921-2004).
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