Chiedere Icardi all'Inter. Così il Milan e i cugini guarirebbero dai loro mali

Lui vuole la Juve, il Napoli lo cerca, coi rossoneri Marotta non rinforzerebbe però le rivali scudetto

Chiedere Icardi all'Inter. Così il Milan e i cugini guarirebbero dai loro mali

L'Inter ha un problema: deve liberarsi di Icardi prima del 2 settembre. È considerata una mossa indispensabile per bonificare Appiano Gentile dai tre indesiderati di Conte (Perisic e Nainggolan hanno già tolto il disturbo in prestito) e per incassare una cifra che consenta di chiudere il mercato nerazzurro non in profondo rosso. Il problema dell'Inter ha una complicazione in più: sarebbe gradita a Marotta e Ausilio la destinazione Napoli che, per ora, è fermamente respinta dall'interessato, disponibile invece a trasferirsi nella vicina Torino bianconera, opzione non praticabile per i rapporti ormai compromessi tra i due grandi ex amici Beppe e Fabio (Paratici).

Il Milan ha un problema: deve completare il proprio attacco, l'anello debole fin qui di una preparazione dagli alti e bassi secondo lo schema classico delle grandi trasformazioni (dal calcio di Gattuso a quello di Gianpaolo). Piatek, per ora, ha tradito qualche preoccupante ritardo nel mandare a memoria i movimenti richiesti dal nuovo tecnico ed è rimasto a quota zero nel corso delle amichevoli. Al suo fianco, in attesa di vedere all'opera il talento di Leao, Maldini e Boban sono alla ricerca di un altro partner e le cronache di calcio-mercato hanno sin qui offerto un solo indizio: quello di Correa dell'Atletico Madrid. Candidatura che, a leggere i commenti dei social riferiti ai tifosi e anche qualche punzecchiatura degli addetti ai lavori, non convince del tutto. Non solo per il suo curriculum con Simeone: schierato spesso in panchina, avendo davanti però due big come Diego Costa e Griezmann. In particolare non convince la valutazione che l'Atletico ha dato al suo giocatore: 50 milioni di euro. A dare ascolto alle informazioni che arrivano da casa Milan, il club di Elliott sarebbe pronto a firmare il contratto solo e soltanto se le cifre dell'operazione diventeranno inferiori: il limite estremo è 35-38 milioni più bonus.

Antonio Conte, per l'Inter prima versione, aveva puntato sulla coppia Lukaku-Dzeko, due centravanti quindi capaci di dividersi in parti uguali l'area di rigore e anche i compiti: uno, il romanista, capace di uscire incontro al centrocampista per rammendare gioco ed aprire varchi, l'altro, il belga, per infilarsi negli spazi come un toro per andare a segno.

La domanda, a questo punto, è pertinente: perché il Milan non ha mai pensato di bussare alla porta dell'ufficio di Marotta per discutere di Icardi? Risolverebbe una striscia di problemi: forse potrebbe accontentare Maurito (e Wanda) che non vuole trasferirsi da Milano, di sicuro il trasloco sull'altra sponda non troverebbe ostacoli poiché l'Inter considera la Juve il rivale numero uno del prossimo campionato, e infine la presenza di Icardi al fianco di Piatek sarebbe plausibile con le esigenze del Milan.

Qualche giorno fa, Adriano Galliani ha difeso Wanda Nara dal maschilismo sfacciato del calcio italiano e confessato un rimpianto: col Monza in A l'avrebbe preso lui. Figurarsi se fosse rimasto al comando del Milan.

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