Vittoria potente ma con affanni finali a Genova e l'Inter se ne va in testa per grazia ricevuta. La classifica è una porta girevole ma di un albergo a tre stelle, giornata imprevedibile: perde il Napoli, pareggia il Milan, all'inferno dantesco la Fiorentina, comici errori degli arbitri, il loro football impunito prosegue, il manifesto rigore non fischiato alla Cremonese a Torino, i due espulsi della Lazio, il gol cancellato a Pulisic, confermano il protagonismo e la mediocrità arbitrale. Oltre alle polemiche, il pari rossonero ribadisce il difetto difensivo di Allegri, stupisce in parte la settima sconfitta (champions compresa) dei campioni d'Italia, il triplo impegno settimanale intossica il gruppo, gli infortuni non sono una esclusiva di Conte ma rappresentano l'alibi puntuale del salentino, l'Udinese ha dominato, un paio di gol annullati dal clan di Lissone avrebbero umiliato il Napoli. Vivace e vincente la Juventus e sorpasso sul Bologna, il giovedì fa male, come previsto, al gruppo di Italiano, bianconeri finalmente spallettiani. Non c'è Var che tenga per i calciatori della Fiorentina che, prima vanno a chiedere stucchevoli scuse sotto la curva dei tifosi, poi entrano in silenzio stampa e si rifugiano in ritiro, sarebbe ideale un convento di frati eremitici.
Viva attesa a Riad per l'arrivo delle truppe di Napoli, Milan, Inter e
Bologna, la supercoppa ingolfa il campionato ma eccita gli elemosinieri in cerca di denari.I tifosi? Si potrebbero trasferire in terra araba i delinquenti che hanno devastato l'area di Marassi a Genova. Viaggio di sola andata.