Conte non si fida «Trappola a Baku Balo? È presto»

Azzurri preparatevi, in queste ore a Coverciano il Ct Antonio Conte batterà su un unico tasto: «La qualificazione agli Europei di Francia 2016 è tutt'altro che scontata. Stiamo attenti alla partita con l'Azerbaijan… Sento odore di trappola… Ci saranno uno stadio nuovo e 60mila persone, sarà dura». Quindi il campionato. Conte elogia in più di un passaggio la capolista: «La Fiorentina è un modello e potrebbe arrivare fino in fondo…». Sarà perché in panchina c'è Paulo Sousa, compagno nella Juve di Lippi («già allora aveva un'idea tattica precisa, il centrocampo titolare di quella squadra ha prodotto tre allenatori: io, Paulo e Deschamps»). Sarà perché i viola e il Napoli hanno la maggiore intensità: «Sapete quanto ami questo termine. È un torneo divertente e bello. La Fiorentina in vetta fa capire che con organizzazione societaria, lavoro, giocatori preparati e ottimo allenatore, si possono fare cose egregie. Il livello è buono anche se alla lunga i valori emergeranno».

Campionato che deve anche «suggerire« le convocazioni: «Balotelli non lo avrei chiamato comunque, al di là dell'infortunio. Bisogna seguire un percorso per venire in Nazionale. Se pensiamo che bastino due partite per aprire tutto… No, se uno fa tre gol nelle ultime due gare non viene qui con noi… Mario sta lavorando bene, ho parlato con Mihajlovic. Ma dimostri che merita la convocazione. Il messaggio vale per tutti».

Berardi infortunato è dovuto tornare a casa: «Peccato lo volevamo con noi già da tempo… Insigne sta andando molto bene, Jorginho? Lo teniamo d'occhio, spero solo che in caso di chiamata non scoppi uno scandalo…». Campionato che continua a proporre pochi italiani: «È il solito ritornello… Comunque qualche regola è stata fatta… Rossi? Lo seguiamo e lo aspettiamo».

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