Al via il conto alla rovescia per il Tour de France 2012 riservato ai cronomen

Dopo la presentazione ufficiale, parte sabato da Liegi l'edizione 2012. Oltre cento chilometri contro il tempo assegnano tutti i pronostici a Wiggins e Evans. L'Italia ci prova con Nibali, Scarponi e Basso

Al via il conto alla rovescia per il Tour de France 2012 riservato ai cronomen

Dopo la presentazione ufficiale, parte il conto alla rovescia: sabato, con un cronoprologo di 6 chilometri, scatta da Liegi il Tour de France 2012.
L'edizione di quest'anno non sarà molto lontana dalla grande tradizione francese: prima parte piatta e tendenzialmente noiosa, riservata agli sprinter, quindi prima sfida a cronometro prevista per la nona tappa, a Besancon, 41,5 chilometri che serviranno a dare uno scossone alla classifica generale.
Quindi, in senso orario, le Alpi e a seguire i Pirenei. Come al solito, non saranno numerose le occasioni per gli scalatori: due sulle Alpi e due sui Pirenei, prima di chiudere con la mega-crono del sabato 21 luglio, 53,5 chilometri a Chartres, vigilia della solita passerella domenicale sui Campi Elisi.
Inutile girare attorno alla questione: è un Tour pesantemente, quasi sfacciatamente sbilanciato a favore dei grandi specialisti a cronometro, ovviamente poi capaci di reggere anche in salita. Di conseguenza, i superfavoriti sono due: Cadel Evans, l'australiano già vincitore l'anno scorso, ma forse più ancora di lui l'inglese Bradley Wiggins, vero siluro a cronometro, buono in montagna, fresco vincitore del "Piccolo Tour", il Giro del Delfinato.
Sarà dura, molto dura tenere dietro a questa coppia. Ci proverà, tra gli altri, il nostro Vincenzo Nibali, capodelegazione azzurra che quest'anno ha addirittura saltato il Giro per puntare tutto sulla Francia, e chissà se con tutti questi chilometri a cronometro la scelta sia stata quella più sensata. Al suo fianco, nella Liquigas, ci sarà Basso, scudiero e assistente, pronto però anche a raccogliere lo scettro del comando in caso di inconvenienti. L'Italia presenta poi Scarpono con la Lampre, un corridore in cerca di riscatto dopo le delusioni del Giro (solo quarto). A Petacchi il compito di ruggire in qualche sprint, settore però dove Cavendish e soci non lasciano molto spazio a grandi illusioni.
Tutto questo sulla carta e in teoria.

Poi le strade del Tour si incaricheranno come sempre di aggiungere qualche nome e qualche volto imprevedibile. Anche se ora come ora è davvero difficile immaginare una maglia gialla diversa da Wiggins o Evans: il Tour può risultare noioso, ma raramente è bugiardo.

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