Crutchlow racconta il suo dramma: "Avevo paura di restare un vegetale"

Cal Crutchlow è tornato alla grande dopo il brutto infortunio subito mesi fa in Australia. Il 33enne britannico ha svelato: "Per quattro giorni non mi sono mosso, non mangiavo, non mi importava di nulla e pensavo non sarei mai tornato a correre"

Crutchlow racconta il suo dramma: "Avevo paura di restare un vegetale"

Cal Crutchlow è un pilota molto esperto, di 33 anni, che corre per la Honda e che nella prima gara stagionale nel gp del Qatar, a Losail, ha chiuso in terza posizione dietro solo ai due fenomeni Andrea Dovizioso e Marc Marquez. Il centauro britannico è tornato già su ottimi livelli dopo il terribile incidente patito circa cinque mesi fa durante le libere del gran premio d'Australia quando si procurò una doppia frattura bimalleolare e anteriore tibiale della gamba destra. Cal, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha commentato così il podio conquistato tre settimane fa: "Per me è un sogno. Considerando anche come a un certo momento non sapevo neanche se sarei davvero tornato a correre. La tibia era aperta alla base come un tronco spezzato in due, il malleolo aveva 16 microfratture!".

Crutchlow ha poi svelato di aver avuto davvero paura per la sua salute: "Non è stato facile, in ospedale ho passato momenti difficilissimi: per quattro giorni non mi sono mosso, non mangiavo, non mi importava di nulla. Mia moglie a un certo punto mi ha detto che dovevamo andare via da là, stavo diventando un vegetale. Per volare mi hanno indotto quasi in uno stato letargico, poi piano piano, una volta a casa ho ricominciato a vivere: c’era Willow che mi aspettava.

In questi mesi mi sono chiesto più volte come avrei fatto a guidare ancora. Se guardi al computer come erano ridotte le ossa ti vengono i brividi. Era tutto completamente distrutto. Ci sono persone che non camminano per un anno, altre non recuperano mai del tutto".

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