Sergio Arcobelli
«Il terzo pilota serve solo per immagine e il simulatore non serve a niente. Lui l'anno scorso in Gp2 ha fatto grandi cose, speriamo che possa giocarsi le sue opportunità. Almeno è già nel girone...». Alla vigilia degli ultimi test di Barcellona, Jacques Villeneuve commentava così il nuovo ruolo di terzo pilota della Ferrari di Antonio Giovinazzi. Due settimane dopo, mai ci saremmo immaginati di vedere un italiano al volante di una monoposto di F1 nel primo Gp dell'anno.
Salito al volante della Sauber senza timori reverenziali, cavandosela egregiamente in un contesto in cui da un lato si sarebbe dovuto far trovare pronto, ma dall'altro aveva come bagaglio d'esperienza solamente i test pre-stagione, il 23enne pugliese di Martina Franca ha fatto il suo dovere, riuscendo non solo a tagliare il traguardo bensì a chiudere il Gp in dodicesima piazza. Complice, a dire il vero, i ritiri di molti top ryder, da Ricciardo ad Alonso, ma Giovinazzi si è tolto la soddisfazione di aver fatto meglio del compagno di box Ericsson, che non ha nemmeno visto la bandiera a scacchi.
Insomma, nel giorno della festa Ferrari, c'è gloria pure per il terzo pilota del Cavallino, in prestito per un Gp alla Sauber-Ferrari dopo che l'anno scorso si era comportato in Gp2 perdendo il titolo solo all'ultima corsa. Ma la F1, si sa, è un'altra cosa e richiede un ingente dispendio di energie. «Fisicamente è stata dura - ha ammesso il pilota pugliese a Sky - e l'ho sentito solo un pò nel collo negli ultimi giri. L'esperienza è diversa ma servivano dei giri e 58 giri sono stati importantissimi».
Una gara d'esordio con qualche brivido («ho avuto un problema, il bloccaggio in prima curva che non mi ha aiutato, poi con le supersoft mi sono trovato a mio agio») e che sarà l'ultima (per il momento) visto che in Cina, secondo appuntamento del Mondiale, dovrà far posto al rientrante Wehrlein. «Lì sarò vestito di rosso, poi vedremo...».
La gioia di aver finalmente esordito nel Circus supera di certo la stanchezza: «Mi sta uscendo un pò l'adrenalina quindi sono davvero stanco - rivela il deb -. È stato un week-end fantastico, non lo scorderò mai. L'obiettivo era finire la gara, sono contento anche per la Ferrari. Un italiano è tornato in Formula 1 e la Ferrari è tornata a vincere». What else?
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